Sezioni e prospetto dello scalone del castello di Feldsberg
disegno,
1691 - 1697
Martinelli, Domenico (1650-1718)
1650-1718
disegno in scala, conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a inchiostro nero utilizzando tiralinee e compasso, a mano libera nelle parti ornamentali; campiture di acquerello grigio per effetti d'ombra e sfondati delle aperture; il disegno è tracciato su supporto di carta avorio. il disegno presenta un'aggiunta in basso a destra relativa al piano interrato tracciata a inchiostro nero su carta avorio
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ grafite/ inchiostro a penna/ acquerello
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ATTRIBUZIONI
Martinelli, Domenico (1650-1718)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE All'inizio dell'estate del 1691, poco dopo il suo arrivo a Vienna, Domenico Martinelli viene invitato dal principe Johann Adam Andreas von Leichtenstein a Feldsberg, a presentare le sue proposte relative alla ricostruzione della scalinata del castello. Una documento dell'agosto del 1691 è infatti redatto "per l'esecuzione alla scala del Castello di Feldsberg del Principe Gio. Adamo di Liectestain" (Biblioteca Statale di Lucca, ms. n. 1856, ff. 280r-281v). L'intenzione era quella di inserire una scala rappresentativa nell'enorme e compatta struttura del castello esistente, senza però modificarne in modo eccessivo l'aspetto generale. Il progetto del Martinelli prevede una scala a due rampe, con pianerottolo a mezzo giro, che si innesta al corridoio continuo che dà sulla corte, adattandosi alle pareti portanti già esistenti, ottenendo un effetto molto arioso. La rinuncia ad ogni ornamento artistico, ad eccezione della ampie specchiature alle pareti, si adegua al carattere generale della costruzione esistente. Il vestibolo al piano terra presenta le pareti articolate con lesene corinzie binate, che reggono la copertura con volta a botte; sul lato minore di questo spazio, ai piani superiori, Martinelli inserisce il motivo della serliana con balaustra centrale, motivo che poi, come mostra il dettaglio a sinistra del disegno, doveva apparire anche in facciata sopra il portale realizzato nel 1687. La parete principale dei pianerottoli, è suddivisa in tre campate da serliane ribattute su cui si imposta la copertura. La campata centrale ospita una nicchia a edicola con frontone triangolare, quelle laterali, le porte di accesso ai locali. Anche i pianerottoli intermedi presentano, come mostra la sezione longitudinale, una nicchia al centro della parete. Sul margine inferiore sinistro del foglio è incollato un pezzo di carta che raffigura lo sviluppo della scala fino al piano interrato delle cantine. I lavori dovettero iniziare solo al 1697 col contratto allo scalpellino Martin Mitschke, incaricato della costruzione della nuova scala che tuttavia venne realizzata tra il 1702 e il 1706 in modo molto semplificato rispetto alla proposta dell'architetto. Quella costruita è una scala a tre rampe, che si sviluppa attorno ad un nucleo quadrato, privo di accenti architettonici, e gli unici dettagli corrispondenti alla soluzione del Martinelli, cioè le quattro finestre, ognuna con colonne libere, così come i 16 gradini, sono spiegabili con il fatto che probabilmente lo scalpellino aveva a disposizione i modani originali.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301934635
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0