La folla. Figure

disegno ca 1967 - ante 1968

sorta di proscenio con al centro un riquadro in cui compare un gruppo di figure maschili, raffigurate come manichini, ordinato in due file; a destra, due gigantesche rotelle di un ingranaggio

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA tempera/ acquerello su carta
  • ATTRIBUZIONI Rossello Mario (1927/ 2000)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondazione Davide Lajolo
  • LOCALIZZAZIONE Fondazione Davide Lajolo
  • INDIRIZZO Via Giovanni Bellezza, 12, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stesso disegno, nella versione litografata in cui si presenta però in formato verticale, appare con il titolo "La folla" tra le stampe che corredano il prezioso volume, pubblicato in soli 150 esemplari, in cui il critico Mario De Micheli raccoglie nel 1968 i lavori di 40 maestri contemporanei (De Micheli 1968).\nIl disegno di Rossello viene dunque con ogni probabilità eseguito a quella data in preparazione alla litografia, oppure poco tempo prima, trovando poi nella pubblicazione l'occasione di essere realizzato in versione litografica.\nIl soggetto dell'uomo equiparato ad ingranaggio si inserisce nella più ampia tematica del rapporto uomo-società tecnologica, centrale nell'opera dell'artista fin dalla data del suo trasferimento a Milano dalla Liguria (1955). \nCome scrive Davide Lajolo, per lui "era dura passare dall'infinito mare libero negli orizzonti a quei grandi quadrati di cemento che erano i palazzi, al fragore delle macchine, al parlare forte, assordante persino della gente" (Lajolo D. 1974). \nNel mondo descritto da Rossello la macchina ha sostituito l'uomo e ne ha fatto un'automa: per questo motivo i suoi personaggi sono raffigurati con le sembianze di manichini, protagonisti senza volto di situazioni concrete del vivere metropolitano contemporaneo: il lavoro in fabbrica, il consiglio d'amministrazione, il contatto con una natura geometrizzata nel tempo libero sono rappresentati in scene in cui gli avvenimenti quotidiani vengono mitizzati in fatti simbolici della moderna condizione sociale. \nCiò avviene anche grazie all'utilizzo di un linguaggio trasfigurante, personale interpretazione di Rossello della cultura figurativa che dal cubismo va al futurismo e alla metafisica: ambienti, oggetti e figure non sono naturalisticamente descritti ma appaiono come osservati attraverso un "prisma della fantasia", come lo definisce Franco Russoli, che cristallizza le forme del visibile (Russoli F. 1966).
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301933359
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Fondazione Davide Lajolo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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