Trabeazione del risalto e cornice esterna del palazzo Kaunitz-Liechtenstein a Vienna
modano,
1692 - 1692
Martinelli, Domenico (1650-1718)
1650-1718
disegno eseguito con grafite, parte con tiralinee e compasso, parte a mano libera; è tracciato su foglio sagomato di carta chiara leggermente imbrunita. Il supporto è composto di trenta fogli incollati. Iscrizione centrale a matita rossa per evidenziare la posizione della finestra. L'orientamento corretto del foglio prevede come base il lato corto. E' presente una variante applicata e ora distaccata, composta da cinque fogli incollati; il foglio è sagomato e la carta, che presenta le stesse caratteristiche di quella del disegno principale, misura mm. 738 x 806. L'orientamento corretto del foglio di variante prevede come base il lato corto
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO modano
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MATERIA E TECNICA
carta/ grafite/ matita rossa
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ATTRIBUZIONI
Martinelli, Domenico (1650-1718)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella "Spiegazione de Numeri" del tomo nel quale era rilegato, il disegno viene definito: "Altro Modano grande intitolato = a di 9 Agosto 1692. Cornice Fregio, / ed Architrave da farsi in cima del risalto per contro l'Imbasciatore / di Spagna del Palazzo di S.E. Conte di Caunitz in Vienna = e questo / essendo molto grande, e complicato ha diverse opportune spiegazioni." Il palazzo Kaunitz-Liechtenstein è uno dei più importanti del Barocco viennese e la sua realizzazione è avvenuta in tre fasi principali. Il progetto iniziale per il conte Dominik Andreas Kaunitz, che risale al 1689, è impostato da Henrico Zuccalli, architetto di corte a Monaco di Baviera; a questi succede nel 1692 Domenico Martinelli, che lavora per il Kaunitz fino al 1694, quando il conte vende il palazzo ancora in costruzione al principe Johann Adam Andreas Liechtenstein. La terza fase vede ancora all'opera Martinelli, che continua il suo lavoro per il principe Liechtenstein, anche se alcuni elementi fondamentali della costruzione, quali portali e attrezzature interne, sono da attribuire ad artisti successivi. Il palazzo, costruito su un terreno acquistato da Kaunitz in due tempi (1686 e 1689), è costituito in pianta da un blocco edilizio di tre ali che racchiudono una corte interna. La quarta ala rimasta inizialmente incompleta per mancanza di terreno, sarà realizzata gradualmente dal proprietario successivo. Il lavoro di progettazione svolto da Zuccalli riguarda probabilmente l'impostazione generale, con la disposizione del vestibolo, della scala e dei disimpegni, che compaiono in una sezione a lui attribuita (Milano, Collezione Sardini Matinelli inv. 9,56) e l'impianto generale della facciata, che si manifesta come una chiara citazione del palazzo Chigi-Odescalchi di Bernini, forse su richiesta del proprietario. La parte da lui realizzata si ferma, secondo Lorenz, alla costruzione quasi completa dei due piani più bassi, parziale del piano nobile e della sola base del piano successivo (Lorenz 1991, M KAT 66, p. 228). A partire dal 1692 interviene Martinelli, che a causa dello stato già avanzato della costruzione non varia sostanzialmente l'impianto di Zuccalli, ma interviene fondamentalmente nell'organizzazione generale e nella definizione degli elementi architettonici, caratterizzando in maniera particolare l'edificio nel suo aspetto più rappresentativo. I cambiamenti più importanti di Martinelli rispetto al progetto di Zuccalli riguardano: l'abolizione della zoccolatura del piano terreno a bugnato rustico e della rifinitura in pietra delle parti di facciata a lato del risalto centrale, il rafforzamento degli angoli dell'edificio con pilastri aggettanti e l'esaltazione del cornicione, connesso saldamente alla finestratura del mezzanino, lungo tutta la facciata. Si rinforza quindi il valore delle finestre a edicola, inquadrate nel risalto centrale da lesene più marcate rispetto a quelle proposte da Zuccalli. L'effetto complessivo è di grande monumentalità, coadiuvata dall'imponente balaustrata che sovrasta e conclude la parte centrale della facciata. Il disegno in oggetto è un modano che doveva servire per la realizzazione della trabeazione (composta da architrave, fregio e cornice) del risalto centrale, realizzata nel 1692, come si evince dalla data apposta sul verso. Forse il profilo generale fu ideato da Zuccalli, ma le proporzioni, i dettagli costruttivi e le iscrizioni riportate sul disegno conducono ad attribuire il disegno a Martinelli, anche perché la sagoma sembra coincidere con quella realizzata. Il modano presenta due volute: quella orizzontale costituisce la parte terminale della cornice, mentre la voluta verticale è parte del fregio ed è posta a lato delle finestre del mezzanino, la cui sezione, che ne individua la posizione, è indicata nel disegno in matita colore rosso. Il foglio applicato riguarda il dettaglio delle comici delle due parti di facciata a fianco del risalto centrale e in particolare del modiglione che vi ricorre come motivo.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301933032
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0