Testa di fanciullo
La testa a tutto tondo, reclinata e in forte torsione verso sinistra, mostra un giovane volto maschile imberbe dall'ovale pieno, la fronte larga e spaziosa, gli occhi a mandorla, con bulbi lisci e palpebre sottili "a cordoncino", lievemente infossati nelle cavità orbitali, inquadrati da arcate sopracciliari in leggero rilievo. Il naso ben proporzionato rivela un'appena percepibile dilatazione delle nari, mentre la bocca piccola appare dischiusa, il labbro superiore rialzato, quello inferiore assai più carnoso; la linea del mento un po' sfuggente riprende e sottolinea la rotondità del viso. I capelli sono acconciati in lunghe ciocche corpose, mosse e parzialmente arricciate, a tratti sollevate sulla fronte e in prossimità delle tempie per ricadere poi con andamento morbido sopra le orecchie. Il capo è ornato da una corona d'edera, resa con discreta evidenza plastica sia nello spesso ramoscello, sia nelle larghe foglie cuoriformi. Stilisticamente si ispira alle creazioni di IV sec. a. C. della cerchia prassitelica, con uno spiccato gusto per il contrasto tra la liscia superficie del viso e la massa chiaroscurata della capigliatura.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO Testa di fanciullo
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MATERIA E TECNICA
marmo bianco/ scultura/ trapano
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MISURE
Profondità: 19.0 cm
Altezza: 23 cm
Larghezza: 21 cm
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici di Arte e Storia
- LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Giulia
- INDIRIZZO Via dei Musei 81, Brescia (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La presenza della corona suggerisce un'immediato richiamo alla sfera dionisiaca, e in effetti la testa in esame può trovare confronto in alcune celeberrime raffigurazioni di creature mitiche al seguito di Dioniso: malgrado l'assenza di orecchie ferine, sembra ad esempio possibile istituire un pur generico legame iconografico con il tipo del satiro giovane "in riposo", inaugurato dall'anapauomenos prassitelico e spesso ripreso o citato nella produzione scultorea di età romana, anche in scala ridotta. Notevole la presenza di cospicue tracce d'un attacco di ponteggio, forse destinato a sorreggere una mano della medesima figura, nella posa frequentemente adottata per l'iconografia di Dioniso; in alternativa nulla esclude comunque l'eventualità che il frammento appartenesse originariamente ad un gruppo, e debba quindi interpretarsi in rapporto e in diretta connessione con una o più figure
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- ENTE SCHEDATORE R03/ Musei Civici di Arte e Storia di Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1998||2016||2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0