Cortile rustico in Campidano. paesaggio con animali

stampa di invenzione ca 1910 - ca 1930

Paesaggio: cortile. Animali: pollame; asino

  • OGGETTO stampa di invenzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Melis Marini Felice (1871-1953): incisore
  • LOCALIZZAZIONE Nuoro (NU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il bene è parte della Collezione Pinna il cui primo nucleo risale ai primi anni del Novecento. Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, l’avvocato e parlamentare Giuseppe Pinna (Sarule 1854 – Nuoro 1908) acquistò i ruderi del Convento dei Gesuiti, confinante con la Chiesa delle Grazie, siti nello storico quartiere di Seuna e ivi fece edificare la sua abitazione e il suo studio composto da tre vani in serie e da una sala d'aspetto (BIBH: BS255007). Una decorazione in ferro battuto incastonata nelle scale di accesso al primo piano, riporta la data 1904, anno in cui il proprietario dell’immobile fece costruire un secondo piano e la facciata in stile Liberty. La villa, oggi ampliata con l’aggiunta di un terzo piano e di un attico di proprietà privata, annovera tra le sue pertinenze anche alcuni locali del cortile risalenti alla fine del XVII secolo, un tempo di proprietà dei padri gesuiti. Dopo la morte di Giuseppe Pinna, ucciso nel 1908 da un ciabattino mentre tornava a casa, l’intero immobile e i beni furono ereditati da suo figlio Gonario Pinna (Nuoro 1898-1991), avvocato penalista, giornalista pubblicista, scrittore e deputato in Parlamento dal 1958 al 1963, che contribuì all’implementazione della Collezione (BIBH: BS255001; BS255002; BS255003). Nel 1991 i beni furono divisi tra le sue figlie e, in seguito alla scomparsa nel 2014 di Lucia Pinna, che abitava nella casa di via delle Grazie, le proprietà sono state ripartite tra i nipoti. Non si hanno notizie relative all’anno in cui questa calcografia entrò a far parte della Collezione Pinna ed è altrettanto difficile datarla. In differenti momenti della sua produzione incisoria Felice Melis Marini rimase affascinato dal silenzio dei luoghi isolati immersi nella natura, carichi di memorie, dove l’uomo è spesso assente: tutte le sue incisioni, e in particolare le acqueforti, elaborate tra il 1910 e il 1930 sono permeate di questo pittoricismo, alimentato dalla sua formazione “ottocentesca”. In questa stampa, identificabile dal titolo come un luogo del Campidano in Sardegna, l’attenzione dell’artista è rivolta alla vita contadina colta nei dettagli di una piccola porzione di paesaggio abitato dalla presenza degli animali (BIBH: BS255031; BS255032)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000250730
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro​
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro​
  • ISCRIZIONI in basso a destra - F. MELIS-MARINI - Melis Marini, Felice - corsivo alto-basso -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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