elementi decorativi vegetali stilizzati
mensa d'altare,
Frammento di lastra mutila nel fianco destro, con decorazione disposta obliquamente rispetto al perimetro della faccia superiore. Nella faccia inferiore vi è una striscia rettangolare, ribassata e lasciata grezza, come per poggiare su un sostegno
- OGGETTO mensa d'altare
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MATERIA E TECNICA
marmo/ intaglio, scalpellatura
- AMBITO CULTURALE Bottega Sarda
- LOCALIZZAZIONE Maracalagonis (CA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reperto in esame fu trovato durante i lavori di ampliamento del cortile parrocchiale, nel 1966 circa. È verosimilmente da identificare come parte di arredo liturgico, forse la mensa di un altare dell’ormai scomparsa chiesa dedicata a Santo Stefano, martire locale, ancora individuabile fino alla fine dell’Ottocento, quando dai suoi ruderi potevano ancora essere prelevati numerosi materiali di spoglio. Essa era la chiesa del villaggio bizantino e medioevale di Calagonis, abbandonato tra il 1416 ed il 1436, il cui territorio può essere identificato con il quartiere dove ancora oggi persiste il toponimo “Santo Stefano”, a qualche centinaio di metri a sud-ovest dal centro di Maracalagonis. Calagonis doveva essere un centro di una certa importanza, forse tra quelli di riferimento della corte giudicale, tanto che la sua chiesa divenne sede di un Arcipresbitero. Un’indagine archeologica potrebbe verificare, però, l’esistenza di una chiesa preesistente all'attuale parrocchiale, cui, in alternativa, far riferire questo pilastrino e gli altri coevi reperti maresi con i quali deve, pertanto, essere messo in relazione. La destinazione d’uso ipotizzata per questo frammento marmoreo è, come detto, quella di mensa d’altare o, in alternativa, di abaco o, in generale, di elemento architettonico angolare, da porsi alla sommità di un pilastro o di uno stipite. Tutte queste ipotesi sollevano alcuni dubbi, poiché la faccia superiore non è rifinita e quella inferiore offre una limitata superficie per consentire l’appoggio su un pilastro o un sostegno a base rettangolare, pur recandone le tracce. L’ornato è composto di due strette fasce decorate – una a semifoglie d’acanto l’altra a foglie schematizzate simili a fiori di loto capovolti - divise da un listello. La decorazione a foglie come fiori di loto è di derivazione classicista e non trova riscontri in ambito mediobizantino né sardo né campano, con la cui coeva produzione scultorea si possono stabilire puntuali confronti. La decorazione a semifoglie d’acanto, invece, può essere accostata a quella, seppure di esecuzione meno accurata, di tre frammenti d’architrave conservati nel Museo Archeologico di Cagliari. R. Coroneo, unico ad aver studiato il frammento in esame, dopo aver elencato le varie ipotesi sopracitate, propende per la destinazione d’uso come mensa d’altare e propone una datazione che ruota attorno alla metà del X secolo, così come per gli altri reperti che compongono la collezione marese
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000249729
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0