Re Martino il Giovane

monumento funebre, 1676 - 1676

Eseguito ad intarsi di marmi policromi grigi, rossi, neri, ocra costituenti disegni geometrici e fitomorfi. Nel primo ordine due angeli - cariatidi a tutto tondo sono posti ai lati dell'altare, e reggono uno scudo con campo nero e iscrizione in oro; sul paliotto si staccano ad alto rilievo due putti reggi stemma (pali d'Aragona). Nel secondo ordine si ergono lateralmente quattro figure di soldati (due per parte), eseguito a tutto tondo; centralmente due angeli, sempre a tutto tondo, reggono uno scudo con campo nero e iscrizione in oro. Al di sopra corre una fascia che alterna formelle a tarsia fitomorfa, mascheroni grotteschi e teste di cherubini, scolpiti ad alto rilievo. Il terzo ordine, raccordato lateralmente da due angeli reggi scudo (idem come sopra), eseguiti ad alto rilievo, si suddivide in due gradoni: nel I fra tarsie geometriche si inserisce uno scudo con campo nero ed iscrizione in oro, sormontato da teschio e concluso inferiormente da protome canina; nel II ai lati si dispongono due figure cariatidi virili, ammantate e con accanto una bandiera (eseguite parzialmente a tutto tondo); SEGUE NELLE OSSERVAZIONI

  • OGGETTO monumento funebre
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • ATTRIBUZIONI Aprile Giulio (notizie 1676): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Cagliari (CA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Vi è sepolto il re di Sicilia Martino il Giovane, morto a Cagliari nel 1409. Il monumento iniziato tra il 1673 - 75, venne spedito in 50 pezzi da Genova nel 1676. Collaudato nel 1680; solo nel 1689 ospitò la salma del re. Quanto all'Aprile, la cui nazionalità è tutt'oggi incerta, non si è ancora stabilito se gli si debbano attribuire anche le statue che ornano il monumento, o solo la parte architettonica. Allo scultore, definito "scultor de marmol" in alcuni documenti della parrocchiale di Quartu S. Elena, è stato attribuito il paliotto marmoreo del vecchio altare maggiore (1684), della parrocchiale succitata. Secondo la Scano i riferimenti alla scuola napoletana sono preponderanti rispetto all'influenza dell'ambiente genovese. Lo Scano non esclude una discendenza da Scipione Aprile che, operante in Sardegna tra la fine del '500 e i primi del '600, ebbe secondo il Delogu una prevalente formazione campana. Sulla base della trascrizione dello Spano si sono rilette le iscrizioni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000046350
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI I ordine a sinistra - Sisternes tumulo/preeses has Melchior/Aras addidit/et picto marmore/vestit humum cancellos ponit/divites pietate/magistra/hoc opus ex/actum fama/peremnis/eri(xi)t/mense/marty/1680 - a solchi - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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