Madonna con Bambino

rilievo, 1300 - 1310

Inclusa nel timpano cuspidato del portale. Su pedana rettangolare. Seduta su un seggio o bancale, di cui si intravede una parte laterale a destra. Conserva tracce di policromia azzurra nella cintola. Il panneggio del manto ricopre in pare, sulla sinistra, il seggio, ricadendo in pieghe irradiate; in basso le pieghe della veste si adagiano ad onde verso sinistra

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA PIETRA CALCAREA
  • AMBITO CULTURALE Bottega Pisana
  • LOCALIZZAZIONE Cagliari (CA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'immagine nel leggero scarto dell'asse del corpo, nella morbida ed elegante esecuzione del panneggio, nel movimento naturale del Bambinello (con la mano destra sfiora il viso velato della Vergine, la sinistra, invece, si appoggia alla mano destra della Madre), mostra di discendere dai modi espressi dall'arte di Tino di Camaino (Madonna col Bambino, del Museo Nazionale di Firenze - cfr. il panneggio), Goro di Gregorio (Madonna degli storpi, Museo Nazionale di Messina). L'opera, forse originariamente policroma, va considerata soprattutto nel suo inserimento all'interno della cuspide. L'insieme delle strutture: bassorilievo di spoglio di età classica, con immagine del defunto entro clipeo; bassorilievi fitomorfi; arco trilobo e cuspide, ricordano secondo una diversa funzionalità e in maniera estremamente semplificata, risolta in piano, la concezione strutturale dei monumenti funebri eseguiti nella I metà del '300 (cfr. i monumenti di T. di Camaino per il Cardinal Petroni - 1316 - 17 c., Cattedrale di Siena; sepolcro di Maria d'Ungheria 1324 - 26, in S. M. Donnaregina a Napoli, etc.), dove il giustapporsi dei vari elementi architettonici e scultorei culmina con la cuspide ospitante la statua della Vergine. Indicativi, inoltre, i monumenti funebri eseguiti da Goro di gregorio e da Gano. Il richiamo all'opera di Goro di Gregorio si precisa nei fondi "cesellati" a racemi, scolpiti dal Maestro nelle formelle dell'arca marmorea di S. Cerbone nel Duomo di Massa Marittima; la quale, ricordiamo, era in tutto o in parte dipinta (come dipinte dovevano essere gran parte delle sculture in pietra coeve). Per questo particolare, relativamente alla statua presa in esame, un'indicazione precisa può fornirla la statua in calcare della Madonna con Bambino - sec. XIV, che originariamente policroma, si situava (in identica collocazione della nostra), tra l'architrave e l'arco ogivale del portale laterale della chiesa di S. Francesco di Stampace. Quest'ultima, purtroppo in cattivo stato di conservazione, non sembra potersi raffrontare ulteriormente con la statua del Duomo, denunciando caratteristiche formali piuttosto statiche e arcaiche. I rilievi del portale del Duomo di Cagliari possono, quindi, ritenersi opera di un Maestro di origine forse pisana, a stretto contatto con gli esiti della scultura senese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000046306
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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