adorazione dei Re Magi
dipinto,
1590/ 1610
Il dipinto, raffigurante l'Adorazione dei Magi, è inserito in un'anconetta in legno e pastiglia dorata di sagoma architravata ornata da motivi fitomorfici ed elementi floreali
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
LEGNO
- AMBITO CULTURALE Ambito Sardo
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Vito Martire
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Al fine di classificare l'opera stilisticamente, è opportuno riferire quanto scrisse il Delogu (scheda di catalogo 1936): "l'attribuzione di questa inedita ma interessantissima tavola a pittore del secolo XVI, potrebbe trovar fondamento sia nelle manifeste tendenze popolaresche - comuni a parecchi pittori caposopresi del '500 - dell'ignoto artista, che nelle affinità iconografiche e cromatiche che l'opera presenta col grosso della pittura rinascimentale del settentrione isolano. Tuttavia, data la presenza di elementi poco consueti alla pittura sarda del Rinascimento, quali il calligrafismo dei panneggiamenti, le bizantine dorature, la tecnica quasi trecentesca, è bene prendere l'attribuzione con le dovute riserve". Il susseguente riferimento ad artista cretese veneziano del '500 (scheda di restauro della Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie - Cagliari, 1960) non risulta criticamente motivata. Si ha invece motivo di ritenere l'opera copia di un dipinto originale appartenente alla serie delle "Epifanie" napoletane eseguite negli ultimi tre decenni del Cinquecento. Si può notare infatti come la tavoletta riprenda di quelle la caratteristica collocazione dei gruppo divino tutto sulla destra del quadro mentre dal lato opposto si inginocchiano i tre Re e gli altri personaggi, i quali, disposti lungo direttrici che si intersecano, conducono lo sguardo dell'osservatore verso lo sfondo di paesaggio. A sostenere quest'ipotesi interviene la presenza nell'Isola di diverse opere originali appartenenti a questo genere; presenza peraltro giustificata dagli strettissimi scambi culturali a quel tempo intercorrenti tra l'Isola ed il capoluogo campano (si pensi all'attività dei pittori napoletani, quali l'Imparato, il Castagnola etc. nella Scuola di Stampace, e a quella dell'enigmatico Pietro Sardo a Napoli). La copia è certamente da attribuire a pittore sardo degli ultimi anni del Cinquecento e dei primi del Seicento, non molto dotato e tendente ad indulgere nella narrazione fantastica, con un gusto da naif ante-litteram ed esiti formali da "primitivo"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000043270
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Sassari e Nuoro
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0