busto di Francesco Podesti. busto
busto,
1887 - 1887
Tripisciano Michele (1860-1913)
1860-1913
Busto del pittore Francesco Podesti, avvolto dalla toga, con spalle tagliate a metà clavicola. Ha una stempiatura abbastanza pronunciata con capelli mossi e un caratteristico ricciolo sulle orecchie; la barba sottogola, sul margine inferiore della mandibola. Il busto è posto su una base rettangolare
- OGGETTO busto
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
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ATTRIBUZIONI
Tripisciano Michele (1860-1913): scultore
- LOCALIZZAZIONE Caltanissetta (CL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il busto di Francesco Podesti, in gesso colorato effetto bronzo, è un’opera di Michele Tripisciano, noto scultore nisseno attivo a Roma tra l’ultimo quarto dell’Ottocento e il 1913. Fu realizzato nel 1887, due anni dopo aver lasciato lo studio romano di Fabio Altini, frequentato dal 1880 al 1885 dopo aver conseguito gli studi presso l’Ospizio romano di San Michele a Ripa. Francesco Podesti, noto pittore anconetano nato nel 1800, posò per la modellazione del busto nel mese di marzo come si evince dall’iscrizione incisa sul bordo, parzialmente danneggiata:” Il Prof. Podesti Posò [...]oche ore per/ questo ritratto/ marso 87. Tripisciano realizzò anche il ritratto del pittore (FTA 3). Nel 1889 lo scultore donò il busto all’Accademia di S. Luca (FNT 7), dove il Podesti era stato docente di pittura dal 1853 (BIBH SBB0034). L’opera, premiata nel 1890 all’Esposizione degli amatori e cultori di belle arti di Roma “con una delle grandi medaglie” (FNT 3), fu così recensita: “Un ritratto che ha parecchi pregi di fattura. Ma soprattutto è indovinato come espressione, come carattere, reso con forza e vivacità” (BIBH SBB011-025). Nel 1895 l’opera fu esposta all’Accademia di San Luca in occasione della commemorazione del Podesti, socio onorario del Circolo Artistico Internazionale di Roma, scomparso il 10 febbraio. La minuta della relazione di un certo Emmetti, letta in questa occasione, fu conservata dallo stesso Tripisciano (FNT 6). Il 30 giugno del 1895 Guido Baccelli, ministro della Pubblica Istruzione, donò due copie in bronzo del busto del Podesti, fuse da O. Ricci, all’Accademia di S.Luca e al Circolo Artistico Internazionale (BIBH SBB011-025). La copia dell’Accademia di S.Luca, conservata nei depositi, è identica al gesso della Galleria nissena ma presenta anche le spalle (BIBH SBB033). Il busto catalogato è conservato nel deposito del museo Tripisciano a Caltanissetta. Il museo è intitolato allo scultore perché la maggior parte delle opere esposte proviene dal suo lascito testamentario al comune di Caltanissetta, datato 19 settembre 1913 (FNT 5). “Gli oggetti d’arte, i bronzi, i gessi e i marmi”, che si trovavano nello studio romano dello scultore, furono inventariati con tutti gli altri beni nei primi di gennaio del 1914 dal pittore Guido Francisci, alla presenza degli eredi o dei loro procuratori. Di ogni bene fu quantificato il valore; in molte opere d’arte fu specificato il soggetto rappresentato. Il busto di Francesco Podesti è riportato due volte nell’inventario: al n.6 con un valore di L.400 (€ 1580 circa) e al n.25 il bozzetto del valore di L.40 (€158 circa); al n.166 sono elencati n.2 disegni del prof. Podesti. Tripisciano possedeva anche otto quadri del Podesti, schedati al n.117 per un valore di 200 lire (FNT 4). Nel 1921 la maggior parte delle opere ereditate dal Comune era ancora custodita nelle casse (BIBH SBB0003); alcune furono esposte nella biblioteca comunale Scarabelli e nel palazzo municipale di Caltanissetta, sede provvisoria del museo. Dopo pochi anni il museo fu allestito in alcuni locali del piano terra dell’ex carcere vecchio, adibito a liceo scientifico dove, probabilmente, era esposto anche il bozzetto (BIBH SBB0008- SBB0019- SBB0030). Il bozzetto non è citato nel catalogo delle opere scultore compilato nel 1957 da Enzo Falzone in quanto sono elencati i bronzi, realizzati nel 1895 (BIBH SBB0007). Alla fine degli anni Cinquanta, l''Associazione Archeologica Nissena promosse l'istituzione del Museo Civico Nisseno, allestito in alcuni locali di un edificio comunale, inaugurato il 25 giugno 1959 (BIBH SBB0010) e dipendente dalla Biblioteca Comunale. Si esposero i reperti archeologici, rinvenuti negli scavi curati dalla Soprintendenza alle Antichità dal 1951, e molte opere di Giuseppe Frattallone e Michele Tripisciano; alcune, purtroppo, furono distrutte e trafugate per la "mancanza di un adeguato posto di custodia e di un consegnatario responsabile" (FNT 2). Il museo fu trasferito nel 1964 presso il piano terra e il primo piano dell’edificio ex G.I.L. Bruno Mussolini e la sezione di Arte Moderna fu sistemata nei corridoi. Nel registro cronologico d'entrata del patrimonio artistico del museo, databile tra gli anni Sessanta e Settanta, risultano centotrentuno opere. L’opera è inventariata al n.9: “bozzetto in gesso colorato”, datato1890; lo stato di conservazione risulta buono (FNT 1). Nel 1995 le opere d’arte moderna furono trasferite nel palazzo Moncada, in occasione di una mostra sullo scultore, e poi collocate in un deposito dello stesso palazzo in attesa del loro restauro, avvenuto tra il 2007 e 2008, e dell’allestimento del museo Tripisciano, inaugurato il 10 dicembre 2010. Secondo Marisa Sedita “L’opera può essere inserita nella serie dei ritratti storici, già avviata con C. Augusto, anche se qui, come nel caso di Shakespeare, il personaggio ‘tramandato alla memoria’ è un poeta. Scultura di notevole pregio artistico, può essere affiancata alle migliori opere del Gemito, per il vigore della figurazione, il verismo dell’espressione, la maestria dell’esecuzione. Del Podesti il Tripisciano realizzò anche una statuetta in gesso (h.24 cm) e un acquarello attualmente di proprietà del figlio” (BIBH SBB011-025)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900382183
- NUMERO D'INVENTARIO SA6/ 0071
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta
- DATA DI COMPILAZIONE 2020
- ISCRIZIONI bordo laterale sinistro - M. Tripisciano 1887 - Tripisciano, Michele - a incisione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0