trasporto del corpo di Caterina sul monte Sinai. trasporto del corpo di Caterina sul monte Sinai
dipinto,
Dopo la decapitazione, come è scritto nella Leggenda Aurea "gli angeli presero il corpo (di Santa Caterina) e lo trasportarono fino al monte Sinai con un viaggio di più di 20 giorni e lì lo seppellirono con tutti gli onori, dalle sue ossa sgorga senza sosta un olio che sana le membra di tutti i malati" (Jacopo da Varazze p.969 1995- Reau L. 1958 p.271). Tipologicamente il trasporto del corpo della Santa effettuato da due angeli alati (un altro angelo con corona del martirio sorvola in alto), ha luogo su uno sfondo tipicamente manieristico di vecchi edifici, di selve ed arboreti, nonché di rovine classiche
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Tardo-manierista Siciliano
- LOCALIZZAZIONE oratorio di Santa Caterina d'Alessandria
- INDIRIZZO via Monteleone, 16, Palermo (PA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto insieme agli altri della stessa serie è coevo alla pala dell'altare maggiore firmata Zoppo di Ganci e datata 1609. La serie costituita da 14 dipinti di formato ovale e dedicati a Santa Caterina d'Alessandria, precede infatti la decorazione a stucco e pittorica settecentesca e costituisce punto di riferimento per i più tardi affreschisti del cappellonetto, in quest'ultimo ripetendosi soggetti già raffigurati nella serie, per esempio: l'incontro in carcere dell'Imperatrice con la Santa Martire. Il dipinto in esame presenta impostazione manieristica ed iniziali sontuosità barocche dovute ad influenze napoletane presenti a Palermo, già rilevate per la ricordata pala d'altare dello Zoppo di Ganci.(D. De Joannon1997 pp.160-161). Possiamo attribuire il dipinto, insieme a tutta la serie dei 14 ovali, ad un tardo manierista operante nella prima metà del XVII secolo nell'ambiente dei due Zoppo di Ganci e del Monocolo di Racalmuto. Lo confermano, le figurine minute, a volte vere e proprie silhouettes presenti nei tardo manieristi siciliani. Tipico ancora della pittura del tempo alcuni spunti cromaticamente vivaci e plasticamente intensi, di matrice, come si è rilevato, prima barocca. E' logico supporre pertanto la pressoché contemporanea stesura dei dipinti in esame con il martirio di Santa Caterina, firmato e datato Zoppo di Ganci 1609, presente sull'altare maggiore della stessa chiesa. L'ovale in esame, si presenta qualitativamente più significante nella serie dei 14 dipinti, lo caratterizzano valori compositivi, aperture paesistiche e richiami di natura
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista pubblica/privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900264868
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0