Donna nello studio. interno con figura femminile
dipinto,
Barillà Pietro (1890/ 1953)
1890/ 1953
Una donna è seduta su un divanetto all’interno dello studio di un pittore alla cui parete sono appesi dei dipinti e una chitarra. In primo piano, a destra è raffigurato un tavolino, rivestito da una tovaglia su cui è poggiato un vaso con dei fiori; alle sue spalle un quadro è posizionato sul cavalletto; a sinistra compare una sedia su cui è poggiato un cappello. Ai piedi della donna compare un cagnolino dal pelo bianco
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Barillà Pietro (1890/ 1953)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE MARCA - Museo delle Arti Catanzaro
- LOCALIZZAZIONE Contenitore fisico
- INDIRIZZO Via Alessandro Turco, Catanzaro (CZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto Donna nello studio evidenzia come il soggetto femminile è stato per Pietro Barillà di grande ispirazione, dunque irrinunciabile, interpretato nelle varianti del ritratto, della resa intimistica e domestica. La pittura di cavalletto ha avuto un ruolo di rilievo nella sua produzione artistica. Alle Biennali calabresi ha esposto nel 1924, 1926 e nel 1949 i dipinti a olio La Ballerinetta, Il pittore e la modella e Il ritorno del nonno cacciatore che confermano le sue qualità di ritrattista del quotidiano. Nel 1930 è presente alla Prima Sindacale napoletana con Lionello Balestrieri, suo maestro e suocero, aderendo al Gruppo degli Ostinati di Napoli, ispirato alla tradizione naturalistica meridionale dal Seicento alla Scuola di Posillipo. Le tonalità del viola, del bruno e del grigio diventano i colori da lui prediletti per esprimere il carattere intimistico dei personaggi illustrati come emerge nel dipinto Donna nello studio dove il color salmone della veste della donna emerge rispetto all’ambiente circostante reso con un accordo cromatico di colori blu-grigio e marrone nelle loro gradazioni tonali. Il cagnolino che compare ai piedi della modella è un maltesino di nome Ciucchì che Pietro Barillà spesso ritrae nei suoi dipinti, vicino alle sue modelle. Il Barillà non fu estraneo alla pittura dell’espressionismo europeo di inizio secolo, francese e tedesco, rintracciabili nel dipinto Nudo femminile. La materia pittorica diventerà più preziosa come dimostrano le opere Autoritratto, Paesaggio, Natura morta e Ballerina esposte alla Quadriennale di Roma del 1955/1956 di cui è stato un assiduo espositore a partire dal 1931
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800178026
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0