La mattanza dei tonni. marina con pescatori e barche

dipinto,

In un paesaggio marino diversi gruppi di uomini sono intenti in diverse operazioni per la pesca dei tonni, alcuni sono impegnati ad arpionarli, altri a raccoglierli, alcuni sono sulle loro imbarcazioni a vela. Sulla destra, sullo sfondo compare un centro abitato che si affaccia al mare, alle cui spalle sono visibili delle montagne

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Barillà Pietro (1890/ 1953)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE MARCA - Museo delle Arti Catanzaro
  • LOCALIZZAZIONE Contenitore fisico
  • INDIRIZZO Via Alessandro Turco, Catanzaro (CZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Alla pittura di cavalletto il Barillà alterna la partecipazione a progetti decorativi importanti promossi nel novecento, come gli affreschi della Stazione Marittima di Napoli, la decorazione a encausto del fregio che riveste il loggiato della facciata del Teatro Mediterraneo, facente parte del prestigioso complesso monumentale della Mostra D’Oltremare di Napoli e il mosaico per il Palazzo dei Congressi di Roma nell’ambito della mostra E42 del 1939, il cui progetto è stato escluso. Il dipinto che illustra la mattanza dei tonni è il bozzetto preparatorio per l’affresco realizzato nel 1941 dal Barillà sulla parete di fondo del Salone d’Onore del Palazzo delle Arti e delle Tradizioni popolari “Lamberto Loria” di Roma. Il Palazzo delle Tradizioni dell’Eur è stato inaugurato nel 1956, dopo aver accolto l’Esposizione Universale di Roma del 1942, occasione in cui gli oggetti raccolti dal Loira per la Mostra etnografica delle regioni, ospitata durante Esposizione Nazionale del 1911 vengono definitivamente sistemati nell’edificio. Il Museo raccoglie oggetti che testimoniano le arti e le tradizioni popolari tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX, documentando la vita quotidiana, il lavoro e la religiosità popolare nel periodo precedente all'industrializzazione. La decorazione interna del Salone d'Onore, presenta una serie di affreschi ideati da Cipriano Efisio Oppo, ispirati ai temi della vita tradizionale italiana, in parte incompiuti a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Il programma decorativo è strettamente correlato alle collezioni del museo. Gli artisti sono stati scelti rispettando il principio dell’unità italiana nella sua molteplice diversità per cui provengono e rappresentano le diverse regioni d’Italia. Il ciclo decorativo illustra sulla parete d'ingresso gli affreschi che raffigurano la "Sagra degli osei" in Friuli a Sacile (PN) di Mario Varagnolo (1901-1971), la "Battitura del grano" di Domenico Colao (1881-1943), la "Cerimonia nuziale in Sardegna" parzialmente eseguito di Nino Bertoletti (Umberto Natale detto Nino, 1889-1971), i "Funerali in Puglia" di Emanuele Cavalli (1904-1981), "Il bue di S. Zopito" in Abbruzzo a Loreto Aprutino (Pe) di Tommaso Cascella (1890-1968); mentre sulla parete di fondo sono raffigurati gli affreschi di Garibaldo Guberti (1907-1974) "Il trasporto del mosto in Romagna", "La benedizione della barca" di Antonio Barrera (1889-1970), "La processione" nel Lazio di Orazio Amato (1884-1953), parzialmente eseguito, e "La mattanza dei tonni" di Pietro Barillà (1890-1953). L'artista Mario Gambetta (1886-1968) avrebbe dovuto eseguire l'ultimo affresco "Battesimo in Liguria", ma al suo posto si trova ora un cartone attribuito (forse) a Filippo Figari (1885-1937) raffigurante un corteo processionale sardo. La mattanza dei tonni illustrata nel bozzetto raffigura il momento culminante della pesca quando i tonnaroti, accerchiati i tonni nella camera della morte incominciano l’operazione di pesca che consiste nell’arpionare i pesci; i pescatori sono guidati dal Rais, unico regista dell’operazione che accompagna la pesca con canti e preghiere. La pesca avviene nel mare Mediterraneo. La composizione è articolata da gruppi diversi di uomini, intenti a compiere operazioni differenti. L’affresco riproduce l’idea dell’artista espressa nel bozzetto, presentando varianti minime come quelle realizzate nella distribuzione degli uomini a destra e la modifica della città che sia affaccia al mare. Il bozzetto nascondeva sul retro uno studio per l’affresco del Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare a Napoli, un opera del Barillà e di Chiancone
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800178023
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI retro - studio per la decorazione del Teatro Mediterraneo della Mostra d'Oltremare a Napoli - non determinabile - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Barillà Pietro (1890/ 1953)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'