Africa. allegoria dell'Africa
dipinto,
Barillà Pietro (1890/ 1953)
1890/ 1953
Nella parte bassa del dipinto, in primo piano sono raffigurate un veliero e una nave, sullo sfondo una città che si affaccia al mare, alle cui spalle compaiono delle montagne. Al centro tre gruppi di persone, alcune delle quali di colore, sul cui fondo in quelle laterali compaiono degli edifici, mentre al centro una rigogliosa vegetazione di alberi. Nella parte alta due figure, una donna con un libro in mano e un uomo su di un cavallo con un tridente in mano, figurano nel cielo. Sulla sinistra in alto un cartiglio su cui è riportato il nome del continente
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
carta/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Barillà Pietro (1890/ 1953)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE MARCA - Museo delle Arti Catanzaro
- LOCALIZZAZIONE Contenitore fisico
- INDIRIZZO Via Alessandro Turco, Catanzaro (CZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto raffigurante la personificazione del continente africano è uno studio preparatorio per l’affresco del loggiato della Stazione Marittima di Napoli. Il Barillà ne ha realizzato un altro relativo al continente dell’Europa, conservato anch’esso presso il Museo MARCA di Catanzaro. Ma per la decorazione del loggiato della Stazione Marittima di Napoli il Barillà esegue nel 1939 l’affresco del continente dell’Asia e dell’Europa. Il pittore lavora al fianco di Alberto Chiancone che vincitore di concorso, insieme al Barillà, realizza nello stesso periodo gli affreschi dell’Africa e dell’America. I continenti dell’Europa e dell’Asia, compiuti da Barillà, sono distribuiti nel corpo di fabbrica destro, quelli dell’Africa e dell’America, realizzati da Chiancone, nel corpo di fabbrica di sinistra. Entrambi gli artisti, vinto il concorso, si sono impegnati a presentare i lavori preliminari alla commissione aggiudicatrice. Secondo gli accordi presi il 12 giugno del 1937 avrebbero dovuto consegnare quattro grandi cartoni dal vero. Questi affreschi testimoniano la copiosa attività dell’artista che per quasi tutto il ventennio ricoprì la carica di segretario del Sindacato fascista di belle arti in Campania. La carriera artistica del pittore calabrese fu affiancata da quella politica e istituzionale: l’artista fu dal 1929 al 1942 segretario del Sindacato fascista di Belle Arti in Campania per quasi tutto il Ventennio, promuovendone le esposizioni con grande impegno. Il ciclo pittorico dei quattro continenti è un tema legato alla propaganda fascista della politica espansionistica dei territori coloniali del regime. Le quattro parti del mondo sono impersonate da figure femminile, nel bozzetto del Barillà il continente dell’Africa è personificato da una donna dalla pelle scura che indossa una collana di perle, alle volte può essere accompagnata da un leone e da un elefante che risultano assenti nel bozzetto, ma presenti sia nel bozzetto che nell’affresco compiuto da Chiancone. Il bozzetto del Barillà è suddiviso in tre gruppi, quello di sinistra dovrebbe corrispondere alla rappresentazione degli africani al lavoro, quello di centro all’unione pacifica tra le popolazioni, quello di destra alla caccia al leone. Le tre rappresentazioni sono illustrate in maniera più chiara nel bozzetto di Chiancone, studio preparatorio del relativo affresco. Nello stesso periodo della realizzazione della decorazione della Stazione Marittima ai due artisti viene affidata la decorazione a encausto del fregio che riveste il loggiato della facciata del Teatro Mediterraneo, facente parte del prestigioso complesso monumentale della Mostra D’Oltremare di Napoli; il soggetto dell’apparato iconografico riguarda la raffigurazione dell’arte, della famiglia, della scienza e del lavoro, temi particolarmente cari alla propaganda del regime in quegli anni. Il Barillà stringe con il Chiancone un duraturo sodalizio artistico e professionale. Il pittore, diplomandosi presso il Regio Istituto d’Arte Industriali di Napoli nel 1923, diventa assistente di decorazione di Barillà nel 1932, dieci anni dopo viene nominato titolare della cattedra di Decorazione Pittorica che detiene fino al 1976. A riprova della sintonia dei due artisti il Chiancone realizza un intervento di restauro sull’affresco dell’Europa dopo gli anni cinquanta a causa dei danni subiti durante la guerra
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800178022
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI in alto, a sinistra - AFRICA - Barilla, Pietro - a pennello - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0