vassoio,
Condursi Mattia (attribuito)
notizie 1844
vassoio ovale con orlo decorato da motivi fitomorfi a cesello
- OGGETTO vassoio
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MATERIA E TECNICA
argento/ battitura/ fusione/ cesellatura
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ATTRIBUZIONI
Condursi Mattia (attribuito): argentiere
- LUOGO DI CONSERVAZIONE "collezione privata" Valensise
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Avati
- INDIRIZZO Piazza del Popolo, 2, Polistena (RC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il vassoio fa parte di un servizio da scrittoio completo di poggia penne, calamaio e spargi polvere, eseguito presumibilmente tra 1832 al 1872. Infatti nel 1832 Ferdinando II emanò un decreto con il quale si stabiliva per gli oggetti realizzati nel Regno al di qua del Faro la modifica del punzone di garanzia (profilo di Partenope) prevedendo l’aggiunta della lettera N denotante “Nostrale” e sottostanti numeri arabi 7 oppure 8 corrispondenti ai rispettivi titoli al fine di differenziare ulteriormente la produzione interna da quella estera. L’uso del punzone con la testa di Partenope di profilo accompagnata dalla lettera “N” e dal numero “7/8” fu in vigore fino al 1872. Inoltre con il decreto del 18 febbraio 1832 si prescriveva che i lavori composti da più pezzi dovevano recare tanti bolli quante erano le parti scomponibili. Il nome del committente si evidenzia dalle iniziali incise sul vassoio che si riferiscono a Michele Valensise, figlio di Raffaele e Carolina Pellicano, membro dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma, che nel 1846 si coniugò con Ottavia Fazzari. L’opera è assegnata per la presenza del punzone dell’argentiere al maestro napoletano Mattia Condursi patentato nel 1844 e ampiamente documentato in Campania, Puglia e Calabria su opere di arredo liturgico e argenteria a destinazione domestica
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177918-1
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI sul vassoio - MV - a sgraffio - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0