decorazioni con elmetto, rami di alloro e quercia
lapide commemorativa,
ca 1937/10/28 - ca 1938/10/27
Lapide in marmo fissata con borchie bronzee angolari decorata in alto da un ricco fascio di foglie di alloro e quercia con elmetto al centro riportante la dedica al soldato Elvidio Borelli
- OGGETTO lapide commemorativa
- AMBITO CULTURALE Ambito Calabrese
- LOCALIZZAZIONE biblioteca comunale
- INDIRIZZO Piazza Capitano Giorgio Feroleto, Lamezia Terme (CZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Borelli Elvidio, nato a Nicastro (Lamezia Terme - CZ) il 21 settembre 1892, viene raggiunto dalla chiamata alle armi in Argentina, dove era emigrato per lavoro. Rientrato in Patria nel 1915, fu inizialmente assegnato al 29° reggimento fanteria e, partendo per il fronte, fu arruolato prima nel 61° e poi nel 112° fanteria. Si distingue da subito durante le azioni condotte sul Monte San Michele, tanto da meritare una medaglia di bronzo al valore militare e la promozione a caporale prima, poi caporale maggiore, per ulteriori meriti sul campo di battaglia nei successivi eventi bellici. A capo di un gruppo della 6a compagnia del reggimento, impegnato in azioni informative e di esplorazione, sul Monte Mosciagh fu tra i primi a tentare, con estremo coraggio, l’apertura di una breccia nel reticolato austriaco, ma fu raggiunto e ferito a morte dal fuoco nemico, il 23 luglio 1916. Il 31 dicembre dello stesso anno gli fu conferita la Medaglia d’oro al Valore Militare alla memoria con la seguente motivazione: "Durante un intero anno di guerra, dava costante prova di mirabile coraggio e di ardente amore di Patria. Sempre primo agli assalti ed alla distruzione delle formidabili difese avversarie, era anche esploratore arditissimo ed intelligente informatore. Nell’attacco del 23 luglio, primo fra tutti, si slanciava sul reticolato nemico, tentando di aprirvi un varco. Ferito a morte, incitava ancora con nobili parole i compagni; fulgido esempio delle più belle virtù militari. Monte Mosciagh, 23 luglio 1916". La lapide in suo ricordo è affissa sulla facciata dell’allora caserma a lui intitolata - un tempo sede del Convento Domenicano - che attualmente ospita la biblioteca civica. Sulle frange della stessa, in basso, è riportata la datazione ANNO XVI. Questa è da ricondurre al sedicesimo anno dell'era fascista che, adottando come data di inizio quella della Marcia su Roma (28 ottobre 1922), colloca la realizzazione della lapide stessa nell'intervallo temporale 28 ottobre 1937 - 27 ottobre 1938. RIf. Bibl.: Ministero della Guerra (a cura di), Militari caduti nella Guerra Nazionale 1915-1918: Albo d'oro, Calabria - Vol. IV, Stab. Poligr. Amm. Stato, Roma 1928, pag. 992; Presidenza della Repubblica, Borelli Elvidio - Medaglia d’oro al valor militare, http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=12441; Mario Saccà, Elvido Borelli da Nicastro, intrepida medaglia d'oro della Grande Guerra in Storicittà - rivista d'altri tempi - Calabria Antica, Dicembre 2007, http://www.cimeetrincee.it/borelli.htm; Associazione Nazionale Combattenti FF.AA. Regolari Guerra di Liberazione, Borelli Elvidio, http://www.combattentiliberazione.it/movm-grande-guerra-1915-1918/borelli-elvidio
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800157484
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio della Calabria
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI corpo della lapide - A/ ELVIDIO BORELLI/ CHE DA LUNGI ACCORRENDO AL RICHIAMO DELLA PATRIA/ DA MONTE MOSCIAGH/ CON VOCE CHE OSA OGNI VITTORIA/ TRA I RICONQUISTATI CANNONI/ AFFIDA ALLA TERRA NATIVA/ LA SUA MEDAGLIA DI ORO/ 23 LUGLIO 1916 - a caratteri applicati in piombo -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0