San Vito

statua, 1875 - 1899

la Statua rappresenta San Vito raffigurato secondo la tradizione che lo vuole giovane, vestito alla foggia romana con abiti che trasudino un’alta posizione sociale, affiancato dai due cani. Il legame con quest'animale non trova alcun riscontro nei testi agiografici della tradizione medievale ed è un elemento esclusivo dell'iconografia italiana dove la tradizione iconografica che vede San Vito, patrono dei cani, con uno o due esemplari ai piedi non può fermarsi alla semplice. raffigurazione del cane di San Vito, come simbolo della protezione dai possibili morsi dei cane rabido, e quindi dalla sindrome idrofobica che può colpire l'uomo ma sono da ricercare valori simbolici più complessi e un'origine che risale ad epoche precedenti alla diffusione dei Cristianesimo; in elementi, quindi, tipici della cultura dei mondo italico e mediterraneo in genere e che riguardano usi e credenze legate al mondo agricolo. Il “dies natalis” di San Vito è il 15 giugno, data immediatamente precedente all'estate il cui arrivo era segnato nel mondo mediterraneo dal sorgere delle stelle di Sirio e della costellazione del cane di cui essa fa parte: il cane maggiore, la cui comparsa rappresentava un momento pericoloso e pieno d'insidie per l'esistenza. (continua in ANNOTAZIONI)

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