Anfora che veniva utlizzata per il lavaggio delle mani durante le messi solenni. Consta di un a pcccola base, una strozzatura, una pancia ed una apertura a forma di becco. L'esetrno non presenta incisioni di rilievo. Molto bello è il manico che raffigura un'ippogrifo con una testa ed un corpo che si va man mano assottigliando fino a terminare con un girale

  • OGGETTO anfora
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Soriano Calabro (VV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Rame e bronzo sono stati spesso utilizzati dagliartigiani di Calabria a livello qualitativo tale da rendere necessaria la relativa trattazione nel settore orafo, anche in rapporto al loro uso congiunto, in quei casi, a quello dei metalli più nobili. La trattazione della lavorazione del rame è antica in Calabria, quanto quella del ferro. In rame venivano eseguiti oggetti d'uso domestico: bracieri, brocche, anfore, caldaie dette "quadrare": particolarmente rinonimati erano i centri di rogliano dove centinaia di artigiani erano occupati in quella produzione e di Dipignano, celebre per i suoi rami, anche itineranti, che diffondevano di paese in paese la loro produzione. La lavorazione è oggi, purtroppo, quasi scomparsa (Artigianato in Calabria, Enapli,Roma, 1971)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800010638
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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