Scuola obbligatoria. interno con figure
dipinto,
1868 - 1868
Martelli Achille (1829/ 1903)
1829/ 1903
All’interno di una stanza, probabilmente la casa del parroco si scorge un gruppo di bambini che gioca con paramenti liturgici, messali e calice, solo due, una fanciulla in piedi smarrita e l’altro seduto, impaurito, chino sul suo libro si sono accorti della presenza sull’uscio del prete che li sorprende. A terra uno sgabello rovesciato, un libro e una stola
- OGGETTO dipinto
-
MISURE
Altezza: 43 cm
Larghezza: 64 cm
-
ATTRIBUZIONI
Martelli Achille (1829/ 1903)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE MARCA -Museo delle arti Catanzaro
- LOCALIZZAZIONE MARCA -Museo delle arti Catanzaro
- INDIRIZZO Via Alessandro Turco, 63, Catanzaro (CZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La Scuola del villaggio di Achille Martelli, conosciuto anche col titolo O tempora! O mores!, è stato replicato nel 1878 dallo stesso artista su una placca di ceramica delle stesse proporzioni del dipinto, prodotta nello stabilimento manifatturiero Giustiniani di Napoli. La maiolica esposta nello stesso anno nella mostra allestita presso il Palazzo Siracusa a Napoli è stata donata dal Martelli nel 1903 in segno di gratitudine all’Amministrazione Provinciale di Avellino, attualmente è conservata nella Pinacoteca del Museo Provinciale di Avellino, Ex Carcere Borbonico (cfr., scheda 1500239036). Isabella Valente sottolinea come il soggetto, ha avuto particolare fortuna in quanto è stata segnalata una copia, attribuita erroneamente al Toma, sul mercato antiquariato. Il dipinto aggiudicato nel 1869 all’Amministrazione provinciale di Catanzaro al termine della Promotrice napoletana, partecipa alla mostra sulla pittura calabrese, organizzata a Catanzaro dal Frangipane nel 1912 con il titolo mutato nella Scuola del villaggio. Il dipinto fu definito dal Frangipane un "documento essenziale di questo pittore, talvolta degno di stare, per le sue creazioni di genere, accanto a grandi pittori d'Italia di più lontano". Il soggetto rappresentato conferma l’adesione a quel filone pittorico a cui aderì sia Michele Lenzi che Andrea Cefaly volto alla raffigurazione di scene domestiche d’interni descritte con quel verismo palizziano, espressione narrativa del quotidiano accompagnato da una attenzione verso gli elementi identitari del locale. Il dipinto rappresenta una scuola di paese, la scena descritta con un realismo minuto si svolge nella penombra di una stanza povera, un ambiente umile e dimesso sottolineato dal grigiore del colore in cui dei bambini sono seduti per terra o su sgabelli, sorvegliati da un goffo precettore sull’uscio. Un senso di tristezza e d’umana pietà caratterizza il racconto, che trova corrispondenze con la pittura di Gioacchino Toma, artista tra i maggiori dell’Ottocento napoletano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800007828
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2022
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0