monumento funebre di Grazia Amoruso. monumento funebre
monumento funebre
post 1659 - ante 1659
Il monumento funebre è suddiviso in due parti che poggiano su una mensola con al centro un cherubino. La parte inferiore presenta al centro un’iscrizione dedicatoria. Quest’ultima, sorretta da due angeli ai lati e contornata da un nastro intrecciato a guisa di cuore e da cartocci, culmina con un teschio. La parte superiore è costituita da un timpano ad ali spezzate entro cui è posto, sovrastato dal cimiero, lo stemma gentilizio di Giovanni Battista De Graneris, marito della defunta celebrata Grazia Amoruso. Lo stemma presenta due mani che stringono delle spighe di grano al di sopra della lettera G nel campo
- OGGETTO monumento funebre
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MATERIA E TECNICA
pietra/ incisione
pietra/ scultura
- AMBITO CULTURALE Bottega Pugliese
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di Santa Maria ad Nives
- INDIRIZZO p.zza Gramsci, Atella (PZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento funebre accoglie le spoglie di Grazia Amoruso, moglie di Giovanni Battista De Graneris. La famiglia della defunta “esercitava il patronato sul contiguo altare di S. Michele” (Saraceno M., 1993, p. 54). G. Boraccesi ipotizza che il manufatto sia opera di un artista proveniente dalla bottega dell’architetto e scultore Michelangelo Costantino (doc. 1630 - Bitonto 1670) o da una bottega “quanto meno bitontina” (Borraccesi G., 1994, p. 112). L’artista, come riportato nell’iscrizione in basso, è attivo a Molfetta, dove esegue l’opera nell’anno 1659. G. Borraccesi aggiunge inoltre che il manufatto può considerarsi il risultato di un assemblaggio di pezzi appartenenti ad un’opera di più vaste dimensioni, probabilmente andata in rovina a seguito di un terremoto verificatosi nel nono decennio del XVII secolo (Borraccesi G., 1994, pp. 112-114, 115 n. 30)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700169011
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- ISCRIZIONI al centro - IACET HIC POSTERORU MEMORYS/NO(N) EXTI(N)GUE(N)DA GRATIA AMERUSO/A NOBILIU(M) GENERE AMERUSIORU(M) HOC FORTE/DEGENER QUOD PIETATE GENEROSIOR/HAEC QUIPPE VIRO AMA(N)TIS(SIM)O IO(ANNE) BA(P)T(IS)TAE DE GRANERYS/CUI PARI NOBILITATIS THALAMO/NU(N)C TUMULO COPULATA/AC FILYS DONATO ANTONIO IULIAE QUAE HAC/URNA CO(N)SEPULTIS/SUB DIVI A(N)GELI TUTELA CUIUS ARAE DIURNU(M)/LEGAVIT EXPIATORUM/SEPULCRALE(M) HUNC LAPIDEM EXTINCTA/VEL E MORTUIS EXCIVIT/A(NNO) D(OMINI) 1659 - capitale -
- STEMMI parte superiore, all'interno del timpano ad ali spezzate - gentilizio - Stemma - Lo stemma presenta al centro un mazzetto di spighe di grano, stretto da due mani provenienti dai due lati. Al di sotto del mazzetto è visibile la lettera G. Al di sopra del campo è presente un cimiero. Nella parte inferiore è visibile una maschera antropomorfa
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0