allegoria delle scienze matematiche

Scultura, ca 1700 - ca 1749

Il soggetto scolpito raffigura la personificazione dell'arte delle scienze matematiche, come suggerisce la presenza della squadra, attributo che la identifica. La figura ha sembianze femminili ed è scolpita a mezzo busto, con il capo ruotato di tre quarti rispetto al busto. I capelli sono raccolti in un'alta acconciatura, dalla quale è sciolta una ciocca che ricade sulla spalla sinistra. Un abbondante panneggio copre le spalle della donna, lasciandole scoperti i seni e termina con uno sbuffo di stoffa sul davanti, che si ferma sulla base della squadra. La scultura è fissata ad un trespolo in marmo di colore giallo ocra e poggia su un piedistallo in legno dorato e dipinto

  • OGGETTO Scultura
  • MISURE Altezza: 84 cm
    Larghezza: 90 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Meridionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Doria
  • LOCALIZZAZIONE Castello di Melfi
  • INDIRIZZO Via Scesa Castello, 85025 Melfi (PZ), Melfi (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura non mostra alcun dato che possa far risalire all'autore ed all'anno di esecuzione, pertanto la datazione proposta è riferibile all'analisi stilistica dell'opera. Il modo in cui è condotto il panneggio, l'eleganza della posa e la raffinatezza dei tratti scolpiti rimandano al fare scuoltoreo della prima metà del XVIII secolo, quando in tutta l'Italia meridionale si diffondono i moduli stilistici provenienti dai grandi centri. La scultura è esposta nella sala della Quadreria Doria e molto probabilmente, la sua committenza, è da riferirsi a qualche membro della famiglia principesca. A suggerire tale committenza è un dato che si legge fra i documenti che descrivono la famiglia Doria e la loro residenza a Melfi; nell'inventario dei beni del 1741, redatto in occasione del passaggio della gestione tra i governatori Ristori ed Isola, si parla di "quattro grandi cacce, due grandi di caccia, quattro mezzane di cacce, oltre a dipinti con soggetti sacri, allegorie, ritratti di principi, scene di battaglia, paesaggi e fiori". Le allegorie citate in quel documento, potrebbero essere proprio le tre sculture raffiguranti la scienza, la musica e la pittura, conservate nella residenza dei principi. Un altro dato che rimanda alla committenza nobiliare è il materiale con cui è realizzata la scultura; il marmo infatti, essendo più pregiato di altri materiali, era anche più costoso, segno che la committenza poteva permetterselo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700168682
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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