miracolo del Crocifisso e guarigione di Paolo Giafia

tabella,

la tabella lignea, di forma rettangolare con angoli superiori leggermente smussati, reca dipinto, sul recto, su di una preparazione abbastanza sotti le, il duplice episodio miracoloso verificatosi durante la peste del 1656 e, più in basso, su dodici righi tracciati per incisione, la sua narrazion e scritta in corsivo; sul verso, un foglio di carta, di formato rettangola re, incollato, sul quale, entro una cornice di elementi vegetali ed animal i affrontati - eseguita a penna -, è riportata la trascrizione del testo c he, stando a quanto affermato, dovrebbe essere copia conforme all'original e presente sul recto. In realtà, rispetto a quest'ultimo, vi sono aggiunt e e modifiche. La tabella è inserita su una base lignea realizzata succes sivamente

  • OGGETTO tabella
  • MATERIA E TECNICA CARTA
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Stigliano (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Pennetti (1899, rist. anast. 1978) citava "la tabella che ricorda il fatto avvenuto al tempo della peste del 1656" come prova dell'esistenza della c hiesa di S. Maria La Nova (già al tempo in cui scriveva lo studioso dedica ta a Sant'Antonio di Padova) prima del 1748, data incisa sul portale maggi ore (benché la facciata in bugnato sia stata realizzata solo nel 1763), po iché "su di essa è dipinto l'interno della chiesa, che a quanto pare aveva in quell'epoca le forme dell'attuale". Forme che, tuttavia, mutarono a s eguito di una ristrutturazione radicale, che portò alla sostituzione della volta con soffitto piano (Altavilla, 1988) proprio nel 1748, grazie alle donazioni della famiglia Colonna - il cui stemma appariva dipinto sul soff itto della navata centrale (Pennetti, 1899, p. 37). L'interno della chies a, così come appare nel dipinto, presenta volta a botte unghiata e quattro arcate laterali sormontate da altrettante finestre di forma rettangolare, in realtà per nulla corrispondenti alle attuali aperture quadrilobe. In appendice Pennetti, aggiungendo che la tabella era "presso l'altare del Cr ocefisso", riportava (p. 63) la trascrizione del testo sottostante il dipi nto (evidentemente ai suoi tempi ancora leggibile), rilevando le varianti della copia cartacea presente sul verso, mentre Urago (1964) precisava che detto Crocifisso si trovava nel Convento di S. Maria della Nova, non nell a chiesa. L'iscrizione del recto appare oggi gravemente danneggiata. Il dipinto rappresenta il duplice evento miracoloso: al tempo della peste, me ntre i "battenti a sangue", ovvero i penitenti incappucciati di bianco, ch iedevano la liberazione del paese dal triste flagello, battendosi con la d isciplina, una nube invase la chiesa e la stoffa che copriva il crocifisso ligneo si mosse; sollevata, rivelò che il capo di Cristo si era spostato, reclinandosi verso sinistra, segno che la peste era cessata; per incredul ità ed irriverenza tale Paolo Giafia (l'uomo ritratto sulla porta d'ingres so della chiesa) fu punito con la "mollezza" degli arti superiori, ma conf essatosi e ricevuto l'olio del Crocifisso, fu tempestivamente guarito. L' ignoto autore del dipinto, dall'evidente intento commemorativo e didascali co, rivela una certa attenzione alla composizione della scena ed alla rapp resentazione dei personaggi, salvo nell'accrescimento proporzionale - cert amente voluto - dell'uomo protagonista del miracolo nel miracolo. Pennell ate bianche, di notevole consistenza materica, rialzano i toni per lo più cupi della pittura
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700136072
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI recto, in basso - (poco leggibile) - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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