altare a edicola,
l'altare a edicola si compone di una mensa con paliotto, recante una decor azione a volute in stucco attorno ad un medaglione, e montanti angolari ag gettanti; tre gradini d'altare centrati da un finto tabernacolo (compreso tra il primo ed il terzo gradino) definito da due colonnine doriche con tr abeazione; capoaltari a mensola con volute angolari; alzata con semicolonn e laterali e trabeazione, dalle cornici lineari, decorata con fregio figur ato con motivo a girali animato, ovvero centrato da una maschera femminile , e sottocornice a dentelli. Sulla fronte, due paraste con capitelli comp ositi racchiudono la nicchia, centinata e a sezione semicircolare, e due p rotomi angeliche; specchiature dipinte a finto marmo
- OGGETTO altare a edicola
-
MATERIA E TECNICA
PIETRA
- AMBITO CULTURALE Bottega Lucana
- LOCALIZZAZIONE Grassano (MT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa della Madonna della Neve, già menzionata nel 1588 nella Visita P astorale del Vescovo di Tricarico Santonio (Archivio Diocesano di Tricaric o, Visite Pastorali, Visitatio Ill.mi et R.mi D.ni Joannis Baptistae Santo nio Episcopi Tricaricensis, 1588-1589, ff. 304r-305v) come "ecclesia S.te Marie de la neve posita extra Terram p(redic)ta Grassani non longe sub cur a et regimine ut assentus fuit procuratoris Confraternitatis S.mi Corporis Christi", fu poi inglobata nel tessuto abitativo del paese e conobbe una ristrutturazione a seguito del terremoto del 1857. Monsignor Antonio Zava rrone, come riferito negli atti della Visita Pastorale compiuta nel 1744-1 745, nella "cappella S. Mariae ad Nives... visitavit altare S. Lucia de fa milia de Felice quod repertum fuit decenter ornatum". In seguito Mons. Pi nto nella sua Visita Pastorale del 1794 riferiva di aver visitato la "capp ella sub titolo S. Mariae ad Nives, que est de iure Patronato mag.ca Unive rsitatis dictae Terrae. In eadem tria sunt altaria: unus sub titulus S. M. e ad Nives, alterus sub titulo S. Josephi, et tertius sub titulo S. Luciae Mart.". Esisteva dunque, già nella prima metà del XVIII secolo, un altar e dedicato alla santa, probabilmente coincidente con "l'altare di Santa Lu cia di diritto Patronato del Sig. D. Vincenzo de Felice" che "si è ordinat o d'imbiancarsi e risarcirsi fra' lo spazio di sei mesi, altrimenti ricadr à dal diritto" negli Acta Visitationis di Mons. Camillo Letizia del 1840. Nel Questionario, proposto in occasione della seconda Visita Pastorale di Mons. Raffaello Delle Nocche e redatto dal sacerdote Michele Garaguso nel 1930, è menzionato come l'ultimo dei cinque altari di cui è dotata la chi esa: l'altare maggiore, quello di S. Giuseppe (navata destra, parete di fo ndo), della Natività (navata maggiore, prima cappella) e dell'Addolorata ( navata destra, prima campata), tutti con "le rispettive immagini di Santi scolpiti in legno". Recentemente ridipinto, l'altare mostra, soprattutto nell'alzata, spiccata adesione alle forme ed al repertorio iconografico ne oclassico
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700130968
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0