Santa Caterina d'Alessandria
dipinto,
Maestro Della "bible Moralisée" (notizie Sec. Xiv)
notizie sec. XIV
Santa a figura intera; sul capo ha una croce con gigli e perle; il viso e il collo sono ricoperti da in soggolo di velo bianco; un lungo mantello, anch'esso bianco bordato di rosso, scende dalla spalla a cingerle il braccio sinistro e la veste; al di sotto si intravedono il corsetto e la balza terminale dell'abito, eseguito con un ricamo a sottili racemi vegetali; sul petto insegna stellare; ai lati della figura iscrizione
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Maestro Della "bible Moralisée" (notizie Sec. Xiv)
- LOCALIZZAZIONE Venosa (PZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Resa nota per la prima volta da Berenson ed attributita a Roberto d'Oderisio, fu in seguito riferita all'autore degli affreschi della cappella Barrile in S. Pietro a Majella a Napoli, ipotesi condivisa dal Bologna. L'autore di questi affreschi è stato identificato, anche se in forma dubitativa, con quell'Antonio Speziario Cavarretto che aveva lavorato con Giotto a Castelnuovo nel 1331-32, a cui la critica attribuisce anche le miniature della famosa "Bible Moralisée". La presenza dell'affresco a Venosa è giustificata dal fatto che la città apparteneva ai feudi dei Pipino, committenti degli affreschi di S. Pietro a Majella i quali, signori di Potenza, Bari, Minervino e Altamura, a metà del '300 avevano concentrato il nucleo della loro potenza baronale tra la Puglia e la Basilicata. Dopo la rottura con Ludovico di Taranto, nel 1354, i Pipino aspirarono a formare, in quelle terre, una sorta di regno autonomo. Poichè i fratelli Pipino furono uccisi da Ludovico di Taranto nel 1358, questa data può essere presa come "terminus post quem non" per l'esecuzione dell'affresco
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700129593
- ENTE SCHEDATORE C337 (L.160/88)
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI in alto - SA(... )/ CATER / INA - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0