portale - bottega Italia meridionale (sec. XIII)

portale post 1287 - ante 1287

Il portale a sesto acuto presenta sull'architrave e sugli stipiti una decorazione su tre fasce: foglie d'acanto nella parte ricurva, ovuli fusarole e un tralcio vegetale con un motivo centrale a foglia. La lunetta è composta da tre lastre mutile. Quella inferiore è ad archetti a ferro di cavallo che accolgono nel centro foglie e fiori scolpiti ad altorilievo. La cornice inferiore edil profilo degli archi sono realizzati a sottosquadro con un ornato apiccoli rombi, tralci vegetali, fiori e motivi ad intreccio. Altri motivi ad intreccio e gigli entro arcate trilobe decorano le due restanti lastre. Sotto il conciochiave dell'arco un pellicano e tre pesci raggruppati a stella in un unica testa. Il timpano termina con una fascia liscia coronata da una serie di archetti ciechi continui che seguono il profilo dell'arco. Sui lati due colonnine con mensole scolpite sono sormontate da due aquile acefale, di cui quella di sinistra ha le ali spiegate ed è incassata nella parete muraria

  • OGGETTO portale
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura/ incisione
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Venosa (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il portale è composto da una serie di frammenti riutilizzati. L'architrave e gli stipiti fanno parte di un unico frammento datato all'età imperialema probabilmente riscolpito in alcune parti durante il medioevo. Derivano invece, da qualche monumento funerario della prima metà del XII secolo le colonnine e le mensole ai lati del timpano ( si notino le affinità tipologiche con la tomba di Alberada). Le stesse aquile, differenti tra loro per stile potrebbero derivare da un pulpito o da qualche arredo della chiesa. Nella lunetta la lastra con gli archetti moreschi, uguale ad altri due frammenti ritrovati nel vicino battistero presenta numerose affinità con la decorazione della pora d'ingresso della cripta di S. Nicola di Bari e con il pulpito di Canosa. Le due lastre superiori, in cui compare il pellicano accostato ai tre pesci - allusione alla Trinità - , sono forse le uniche cose attribuibili a Palmerio, di cui non si conosce al momento altra opera. L'artista, abile regista piuttosto che scultore, imposta il portale secondo una tipologia che si afferma in quegli anni, rivelando, nel contempo, un gusto per il reimpiegoche era stato caratteristico della fase normanna e delle scelte dell'ordine benedettino. La data del 1287 può essere considerata come la rinuncia definitiva al completamento della nuova chiesa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700129589
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE C 337 (L.160/88)
  • ISCRIZIONI sulla cornice - ANNO DOMINI MCCLXXXVII SUB EXP (ENSION) E/ REVERENDI O.D.M. TRI(NITATI) DOMINI/ BARNAB(A)E ABBA(T)IS HOC OPUS FACTUM EST/ PER MAN(US) MAG(IST)RI PALMIERI - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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