croce processionale, post 1702 - ante 1702

Nodo lobato ed espanso, con al centro decorazione vegetale. Medaglione lobato con al centro, sul retro, Madonna con Bambino e sul verso un'iscrizione con data che l'uso continuo ha cancellato; ai lati due protomi alate su mensole a volute. Bracci finemente cessellati a girali e ricci; all'incrocio, anteriormente vi è la figura del Pantocratore in un ovale. Domina la figura del Cristo con un perfetto modellato anatomico, ricoperto da perizoma a morbide pieghe intrecciate con lembo svolazzante. Cartiglio superiore racchiuso da una sinuosa e spinosa foglia di cardo e in alto testina con ali dischiuse. Sul retro della croce e sul nodo è incisa la saggiatura

  • OGGETTO croce processionale
  • MATERIA E TECNICA argento/ laminazione/ incisione/ sbalzo/ fusione/ cesellatura
  • ATTRIBUZIONI Guariniello Biagio (notizie 1669-1710)
  • LOCALIZZAZIONE Genzano di Lucania (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'Inventario del 1764 la croce astile è abbinata ad una d'ottone. E' descritta in modo più dettagliato nell'elenco dei Sacri Arredi e Suppellettili eseguito nel 1873: "Una croce d'argento con la corrispondente asta per le processioni". La croce astile riporta una completa bollatura; il bollo camerale con millesimo a tre cifre è il marchio dei maestri argentieri della città di Napoli, andato in vigore dal 1700 al 1808. E' opera del maestro argentiere Biagio Guariniello del quale si hanno notizie dal 1669. Nel 1698 consegna una statua della Madonna Assunta, stimata 1290 ducati. Il suo bollo è stato trovato sulla croce reliquiaria della Santa Spina, custodita nel Duomo di Avellino e recante il camerale del 1701, e su un servizio per scrivere in raccolta privata a Novara. Come tutti i più validi maestri argentieri della Corporazione degli Orafi, fu eletto anche console nel 1698, nel 1705 e nel 1709-1710 (cfr. Catello, Napoli, 1973, p. 96, 140). Il bollo consolare è del maestro argentiere Giovan Battista D'Aula, che venne eletto console negli anni 1702, 1706, 1710, 1713, 1725, 1730 e 1736. Il suo bollo si ritrova su una croce nella cattedrale di Ruvo in Puglia del 1703, su una pace nella congrega di S. Maria di Costantinopoli ad Ischia e sul reliquiario del braccio di s. Stefano nella cattedrale di Nusco, entrambi col bollo del 1713. Anche sulla statua di S. Gaetano nella chiesa metropolitana di Capua si ritrova il suo punzone (cfr. Catello, Napoli, 1973, p. 97). Pregevole arredo con matrice stilistica e tipologica prettamente partenopea riscontrabile non solo nella resa del modellato così plastico e nel Cristo anatomicamente perfetto, ma anche nei terminali composti da un elaborato gioco di volute contrapposte e girali riccioluti con testina alata centrale. La croce è ancora utilizzata nei giorni di maggiore solennità liturgica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700126625
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE C337 (L.160/88)
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI medaglione posteriore - D. C - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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