decorazione plastico-pittorica, post 1600 - ante 1950

Archi decorati con motivi di volute e riquadri in stucco nei quali sono inseriti i dipinti. Arco trionfale a sesto acuto decorato con stucchi e tele. Il soffitto piano è diviso in cassettoni quadrangolari intervallati da rosoni; in quello centrale mistilineo è raffigurata la croce con il simbolo francescano

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA Stucco
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La navata della chiesa è stata costruita nella sua prima redazione nel XIV secolo quando fu eretto anche il convento. Nell'impostazione rispetta i canoni iconografici dell'architettura minorita. La copertura a capriate lignee, decorate a vivide tempere, arco trionfale a sesto acuto, parete absidale rettilinea; presbiterio voltato a crociera. Tra il XV e il XVI secolo vengono ad aggiungersi le cappelle laterali di sinistra, inglobando le campate del chiostro del convento. Mentre quelle di destra furono realizzate verso la fine del XVI secolo. Ognuna di esse è un piccolo spazio definito da soluzioni architettoniche e decorative sempre nuove: alte volte dalle strutture complesse, stucchi parietali, altari policromi. La prima cappella a sinistra dedicata a S. Francesco ospita la tomba della famiglia Malvinni Malvezzi. La contigua cappella dell'Immacolata, posta sotto il patronato della famiglia Firrau, trae il titolo dalla pala d'altare raffigurante l'Immacolata. Rispettivamente terza e quarta a sinistra sono le cappelle dedicate alla SS. Trinità ed al Crocifisso. A destra troviamo la cappella della Madonna degli Angeli, poi quella di S. Antonio, con la pregevole pala d'altare secentesca, la cappella di S. Maria di Costantinopoli, S. Chiara e quella dell'Annunziata, con l'arma e il busto del nobile Giovanni Maria Malvinni. La decorazione in stucco della navata invade anche la struttura trecentesca dell'abside trasformandola in un fastoso spazio barocco con la pregevole cantoria lignea intaglaita, dorata e decorata con lacunari e rosette, sulla cui balaustrata sono disposti i pannelli di un polittico quattrocentesco attribuito a Lazzaro Bastiani. Sotto la cantoria nel 1751 vengono collocati gli stalli del coro ligneo. Il nuovo assetto comporta alcune trasformazioni: la tompagnatura dell'oculo sul muro di fondo dell'abside, per la presenza dell'organo e conseguente apertura di due finestroni sulla parete destra; l'occultamento degli affreschi del secolo XV e la creazione del nuovo accesso alla cella campanaria. Nel presbiterio trova anche posto l'altare maggiore proveniente dall'Abbazia benedettina di S. Angelo di Montescaglioso. Nel 1751-52 fu eseguita la decorazione in stucco dell'interno. Gli artisti incaricati furono Carlo Casino di Milano e Domenico Preziosi di Napoli. La deorazione a stucco delle finestre, la porta maggiore e gli archi viene restaurata e terminata da Ciriaco D'Alesio di Altamura. L'apparato decorativo dell'interno della chiesa sviluppa le tematiche della facciata, i ricami di stucco coprono la muratura lineare, ornano i pilastri e gli intradossi degli archi, incorniciano i riquadri destinati ai dipinti sacri. Nei primi decenni del sec. XX (1934) viene sostituito il soffitto ligneo seicentesco con strutture in putrelle e tavelloni e nel 1945 il pittore Epifanio ne esegue la decorazione. Sulla scorta di alcuni frammenti lignei rinvenuti in un deposito della chiesa si è giunti a ricostruire il disegno di esso a lacunari e medaglioni. La scultura lignea raffigurante l'Immacolata potrebbe averne segnato il centro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700038789
  • ENTE SCHEDATORE C337 (L.160/88)
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1600 - ante 1950

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE