parato - manifattura napoletana (prima metà sec. XVIII)
parato
post 1700 - ante 1749
Il parato, in damasco di seta verde pastello, con fondo in taffetas ed opera in raso, è composto da pianeta e stola. Il disegno consiste nella ripetizione in verticale di due teorie a sviluppo orizzontale; ognuna di esse è costituita da un flessuoso ramo ricco di varie foglie sfrangiate, frutti e fiori di melograno e rametti con foglioline. Galloni di oro filato e lamellare con decorazioni geometriche. Fodera cucita a mano, di tela di lino ecrù. Scudo cimato dalla croce patriarcale e dal cappello vescovile con tre ordini di nappe (1.2.3.). Stemma fasciato con anguilla, cinque foglie in alto e un campo bandato in basso
- OGGETTO parato
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MATERIA E TECNICA
filo di raso
seta/ damasco
seta/ taffetas
- AMBITO CULTURALE Manifattura Napoletana
- LOCALIZZAZIONE Melfi (PZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il damasco in esame ha una decorazione basata sul ricorrente motivo del melograno. I decori, articolati su direttrici sinuose, sono indagati con cura e resi con fantasioso naturalismo. La pianeta, come attesta lo stemma, venne donata alla Cattedrale da Mons. Mondilia Orsini, napoletano, appartenente alla nobile famiglia dei duchi di Gravina e membro della Congregazione Domenicana. Il 26 novembre 1724 egli venne nominato vescovo di Melfi e Rapolla dallo zio Papa Benedetto XIII. Celebrò nel 1725 un Sinodo Diocesano stampato in Benevento nel 1726. Nel 1730 fu promosso all'Arcivescovado di Capua e al Patriarcato di Costantinopoli
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700037464-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE L. 160/1988
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0