Madonna in trono tra angeli
l'affresco, uno dei più belli e dei meglio conservati delle chieserupestri di matera, rappresenta una Madonna a figura intera, seduta su untrono con lo schienale ornato di peline. Sulle ginocchia regge il Bambinoche benedice alla latina, con la mano destra, mentre nella sinistra tieneun rotolo della legge chiuso. La Madonna indossa un manphorion azzurro sutunica rossa, mentre il Bambino è abbigliato con una tunica bianca e unmantello. I pidi della Vergine poggiano su un ricco suppedaneo: Ai latidella figura centrale sono rappresentati due arcangeli che reggono nellemani il "sigillum" crocesegnato e un turibolo. Essi muovono verso laMadonna e indossano, l'uno una tunica azzurra sotto un mantello rosso,l'altro una tunica rossa sotto un mantello bianco. Il fondo è tripartitomediante le consuete zone di colore: gialla a l centro e azzurre in altoe in basso
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 108 cm
Larghezza: 220 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
- LOCALIZZAZIONE Matera (MT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE lo schema della composizione iconografica è quello ben noto dell'artebizantina (e anche in quella occidentale, ma con caratteristiche diverse)col nome di "Theotokos Basilissa" o "Ypselotera", vale a dire "Madonna inMaestà". A volte essa ha sul capo un diadema (comune, invece, nell'arteoccidentale). Essa è affiancata da due angeli in atto di venerazione enello stesso tempo di servizio liturgico (quasi due diaconi, come indical'attributo specifico di questi ultimi, il turibolo). La Madonna in tronoè nella teologia bizantina la "Regina dei Cieli", la "Cattedra" e insiemela "Signora degli angeli". La scena è mutuata da quella analoga dellaDeesis e conserva inoltre reminiscenze paleocristiane,come ad es. il tipodella Madonna in trono che mostra il Bambino ai Magi in adorazione:Nell'ambito della pittura greca medievale, analoghi soggetti si trovano(vicini anche per cronologia) nella decorazione della cappella annessaalla "Catholikon" del Monastero di S. Giovanni a Patmos (uguale ad es. laforma del trono a lira, molto usato tra XI e XII secolo); in alcune iconesinaitiche, come quella ricordata dal Weitzmann in rapporto con laMadonna in Trono della cripta di S. Vito vecchi a Gravina; nella concaabsidale della piccola chiesa di "nostra Signora" di Asinou; in quelladella "Panaghia" di Moutullà a Cipro e nella chiesa di Aghio Strategos diBoularioi nel Mani. Quanto allo stile, elementi di confronto vannoricercati nelle figura organiche e tridimensionali dei mosaici di Daphni,i quali rappresentano i punti di partenza per l'arte del XII secolo.Caratteristica dello stile bizantino della prima metà del XII secolo, èla cosiddetta "Piega bagnata" (damp fold) intorno alle membra messe cosìin evidenza, con andamento curvilineo: Anche il corpo è rotondo, inmovimento e autonomamente funzionante. Tipici di questa maniera sono imosaici della cattedrale di S. Sofia a kiev (1108 ca.). Per evidentiaffinità di stile, oltre che di iconografia, con gli esempi anzidetti ladecorazione dell'abside della chiesa rupestre materana va dunquecollocata nei primi decenni o alla metà del XII secolo, come esempiodella estensione di questo genere di pittura in ambito provinciale, permano di un frescante di cultura e lingua greca (vedi iscrizione)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700035004
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- ISCRIZIONI sul dipinto - A(N)GELUS GABRIEL; (A)NGELUS RAFAEL - lettere capitali - a pennello - greco
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0