"Il portale si trova lungo il lato occidentale dell’edificio. Questo ingresso laterale della chiesa presenta una decorazione, realizzata a sottosquadro (in opere d'intaglio o di bassorilievo, incavo formante un angolo acuto col piano del fondo), indubbiamente più semplice rispetto al portale principale, costituita con formelle a incrostazione di gusto islamico e che in origine dovevano essere riempite da mastici colorati. Sull’architrave e sulle parti interne degli stipiti la decorazione è data da un motivo a palmette stilizzate inserite in racemi simmetrici. Su entrambe le facce esterne degli stipiti, all’interno di una bordatura verticale a rilievo piatto, sono collocate sette formelle raffiguranti animali di cui alcuni facilmente riconoscibili, altri meno in quanto rovinati, soprattutto nella sezione inferiore dello stipite destro. Sullo stipite a sinistra si riconoscono, ad esempio, un bue e un grifone mentre su quello a destra una sfinge ed un’aquila. Ciascuna formella è separata dall’altra da un motivo orizzontale a losanghe scandito o con una decorazione a zig-zag oppure con una a rombi. La forma dei racemi simmetrici è stata probabilmente ispirata a stoffe sasanidi. L’unitarietà della soluzione iconografica ha portato ad ipotizzare, per le formelle, una fonte unica individuata in un prezioso tessuto proveniente da Gerusalemme, forse proposto allo scultore dagli stessi committenti, i Canonici regolari del Santo Sepolcro. La decorazione del portale brindisino, inoltre, è stata avvicinata al portale e ai plutei della cattedrale di Bari, motivo che ha portato a collocarlo cronologicamente alla metà del XIII secolo