vergine orante

dipinto, 990 - 999

Vergine orante facente parte della teoria estremamente la cunosa che in origine ricopriva tutta la controfacciata della chiesa. L'immagine appare realizzata secondo un teorema di non-spazialità che inverte i rapporti di profondità abolendo qualsiasi effetto volumetrico, e producendo un'immagine sgrammaticata, evidentemente rapportabile ad un contesto culturale e stilistico arcaico. Confronti possibili sono rintracciabili in Cappadocia e in Grecia.Tale iconografia allude alla funzione rivestita dalla Madre di Dio e dagli apostoli, di principali Intercessori per la salvezza dell'Umanità, e al Mistero dell'Incarnazione di cui sono stati storici testimoni

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 1.30
    Larghezza: 45
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bizantino
  • LOCALIZZAZIONE Vallo della Lucania (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE cfr. Falla Castelfranchi, La statua lignea ottoniana di S. Filadelfo di Pattano (Cilento), in ''Arte d'Occidente, temi e metodi'', Studi in onore di Angiola Maria Romanini, I, pp. 309-317. La decorazione è relativa allo strato della controfacciata della chiesa di S. Filadelfo, edificio facente parte del complesso monastico italo-greco di S.Maria di Pattano, attestato fin dalla fine del X sec, in sinsincronia, quindi, con la datazione ipotizzata per la I fase decorativa di tale monastero, e, quindi, con tali affreschi (M. R. Marchionibus, Tesi di Laurea, Il monastero di S. Maria de Pactano e la sua decorazione pittorica nel contesto del Cilento bizantino, Istituto Universitario Suor Orsala Benincasa, anno acc. 1998-99). La Madre di Dio è stata rappresentata sulla controfacciata della chiesa di S. Filadelfo come orante, figura simbolica usata anticamente per raffigurare la pietas, e divenuta in seguito personificazione del defunto, per codificarsi, infine, come una tipologia iconografica peculiare dei santi, dei martiri e della Vergine, intercedenti in favore del genere umano, Maria, inoltre, nella figura di Orante, allude al Mistero dell'Incarnazione ( per esempio nell'iconografia specifica dell'Annunciazione e dell'Ascensione) e si ricollega, quindi, alla presenza nella decorazione del piccolo edificio, dell'Ascensione dell'Abside, attestando, infine una particolare devozione dei committenti per la figura della Vergine e del suo ruolo di intercedente per la salvezza dell'umanita. Interessante notare,a tal proposito, che il monastero é dedicato appunto, alla Vergine
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500675534A-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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