allegoria della Penitenza
dipinto,
1700 - 1710
Ricciardi Michele (1682/ 1753)
1682/ 1753
Nella parte sinistra del dipinto campeggia una figura femminile che sul corsetto reca l'iscrizione ''Castigo corpus mei''. Nella mano sinistra levata, regge una corta frusta dorata e nella destra, lo scettro. Dinanzi a lei, sulla destra, una donna si china leggermente ad indicare un pesce dalle notevoli dimensioni che affiora dalle acque
- OGGETTO dipinto
-
MISURE
Altezza: 130
Larghezza: 100
-
ATTRIBUZIONI
Ricciardi Michele (1682/ 1753)
- LOCALIZZAZIONE Pellezzano (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Ricciardi ha rappresentato l'allegoria della Penitanza. Essa dà come frutti il dominio (v.lo scettro impugnato dalla donna) e la rinascita a nuova vita: il grande pesce verosimilmente allude al ''midrash'' di Giona rimasto, dopo aver peccato, tre giorni e tre notti nel ventre di un grosso pesce, e poi tornato alla luce
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500669384-13
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
1997
2006
- ISCRIZIONI corsetto figura femminile - Castigo corpus mei - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0