candelabro - a statua, coppia - bottega campana (sec. XVII)

candelabro a statua,

Opera di ignoto scultore, databile al 1602, anno della consacrazione dell'altare maggiore che ospitava sul retablo di legno dorato la bella tavola di Giovan Battista Lama. I due tedofori appartengono, infatti, al retablo su nominato, che alterato, rabbrecciato, manomesso, etc si può ancora vedere nel cappellone dell'Immacolata. I due fanciulli - non sono angeli - sono per posizione l'uno lo "specchio" dell'altro; reggono una svettante ed elegante cornucopia sulla cui bocca è inseritio il bocciolo per una sola candela. La brillante policromia è ancor più ravvivata da una rilucente doratura

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