Immacolata con Bambino

disegno bozzetto, post 1751 - ante 1799

La Vergine, in piedi sulla mezzaluna, è accompagnata da due angeli: uno le tiene il drappo del mantello, l'altro sorregge il globo su cui siede il Bambino Gesù che con la mano destra incorona la Madre e con la sinistra le offre lo scettro. Tra le nuvole che sorreggono l'intero gruppo spuntano teste di cherubini

  • OGGETTO disegno bozzetto
  • MATERIA E TECNICA carta avorio/ sanguigna
  • ATTRIBUZIONI Falocco Niccolò (notizie 1691/ 1773): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giacomo e Nicola Giuliani
  • LOCALIZZAZIONE Castello Pandone Museo Nazionale del Molise
  • INDIRIZZO Via Tre Cappelle, Venafro (IS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc.XVII e XVIII , fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. La collezione è composta da: disegni raccolti in n. 4 taccuini di Ciriaco Brunetti o Beniamino Brunetti, di varie dimensioni (n. 1 con figure di Santi e n. 3 con progetti per decorazioni); un album rilegato in pelle nel quale sono stati originariamente incollati circa 200 disegni di mani diverse (riportati a singoli foglio dopo il restauro). Vi sono inoltre: circa n. 200 studi per decorazioni in larga parte siglati o firmati da Ciriaco Brunetti; un gruppo di circa n. 70 accademie di nudo riconducibili alla bottega di Francesco Solimena; un gruppo di circa n. 30 disegni a soggetto sacro di Niccolò Falocco, pittore oratinese zio di Brunetti, allievo di Solimena, operativo a Napoli; n. 40 fogli di autori vari di ambito napoletano dei secc. XVI-XVIII (Balducci, Corenzio, Giaquinto etc.). L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao Brunetti). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo.Il bellissimo disegno è firmato con la sigla NF che ne indica come esecutore Nicolò Falocco, artista oratinese formatosi a Napoli presso la bottega di Francesco Solimena accanto al quale rimane come aiutante e maggiordomo. Probabilmente questo disegno, come altri della Collezione da lui firmati, hanno come fonte un'incisione. Riccardo Lattuada, nelle scheda del catalogo relativa al disegno, rileva come sia particolarmente interessante, dal punto di vista iconografico, la presenza del Bambino Gesù che incorona la Vergine Immacolata. Si tratta di un'iconografia propria dell'arte barocca napoletana. L'immagine è tratta dall'Apocalisse di San Giovanni e rappresenta il precedente iconografico per l'Immacolata col Bambino in braccio in argento realizzata da Domenico Antonio Vaccaro per la Chiesa del Gesù. La versione di Falocco sembra rifarsi maggiormente alle tendenze figurative di tardo Cinquecento, affini alle opere di Teodoro d'Errico allora visibili a Napoli come in Molise e nell'hinterland campano. La presenza del versetto in latino e della cornice definita dal tratto di sanguigna indicano che il disegno probabilmente era destinato alla stampa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080753
  • NUMERO D'INVENTARIO 34161 ( I 11/160)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI in basso, angolo destro - NF - Falocco Nicolò - a matita - italiano
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda di catalogo (1)
    scheda di catalogo (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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