Santa Margherita
dipinto,
post 1600 - ante 1699
Beltrano Agostino (attribuito)
1607/ 1656
Dipinto ad affresco posto nell'abside
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centro-meridionale
-
ATTRIBUZIONI
Beltrano Agostino (attribuito): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Santuario Santi Cosma e Damiano
- INDIRIZZO Via San Cosmo, Isernia (IS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Posizionato su una collinetta isolata dal resto di Isernia dal vallone in cui scorre il fiume Carpino, il santuario dei Santi Cosma e Damiano è l’edificio isernino che meglio conserva i tratti architettonici e artistici acquisiti nel tempo. Non trovando riscontro nelle fonti le notizie riportate dal Ciarlanti rispetto ad una sua fondazione risalente al 1130 sui resti di un tempio pagano, i dati storici pongono la nascita della chiesa nell’anno 1523 per volontà del vescovo Cristoforo Numai. I lavori si protrassero per circa un secolo e si chiusero con la realizzazione del soffitto ligneo a cassonetti nel 1659. L’edificio all’esterno appare come un corpo unico, anticipato da un porticato e caratterizzato da un’abside che assume quasi la forma di una torretta con l’alta lanterna che la rende visibile e riconoscibile a distanza. All’interno la chiesa si presenta ad aula unica, con l’unica sporgenza laterale costituita dalla Cappella di San Michele costruita successivamente. Lo spazio è caratterizzato dalla presenza importante del ciclo pittorico che ricopre le pareti dell’aula, dell’abside e della cupola. Nella zona muraria alla base dell’abside si aprono due monofore, una destra e una a sinistra, circondate da dipinti che riproducono elementi decorativi e figure di Sante. Accanto alla monofora di sinistra, in posizione a specchio rispetto alla monofora di fronte, nella parte più lunga della porzione di pittura, è raffigurata Santa Margherita, protettrice delle partorienti: la Santa sembra raffigurata in volo, come mostra il mantello gonfio alle sue spalle e dietro la testa. Il cartiglio didascalico ai suoi piedi non è perfettamente leggibile, ma la presenza del drago con la bocca aperta conferma l’analisi iconografica del soggetto. Anche in questo caso la scena è inquadrata, in alto, da una tenda gialla che si allunga anche nella porzione di dipinto più ridotta, sopra e a sinistra della monofora. La qualità e la tipologia di affresco risultano coerenti, da un punto di vista tecnico e stilistico, con quelle dell’intero ciclo pittorico a cui si allinea anche la cronologia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080521
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 2020
- ISCRIZIONI in basso, al centro, nel cartiglio - ...ITA - a pennello - non determinabile
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0