lapide commemorativa ai caduti,
post 1999/12/03 - ante 1999/12/03
La lapide è posta sul prospetto principale del Comune, al di sotto di quella dedicata ai caduti della Prima Guerra Mondiale, simmetricamente opposta alla lapide commemorativa dei Caduti nella Seconda Guerra Mondiale. Di forma rettangolare porta nei 2/3 superiori un bassorilievo raffigurante Nicola Neri che sorregge un cartiglio, nel quarto inferiore un'iscrizione
- OGGETTO lapide commemorativa ai caduti
-
MATERIA E TECNICA
Bronzo
- AMBITO CULTURALE Bottega Molisana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Comunale - Municipio di Acquaviva Collecroce
- INDIRIZZO Piazza Nicola Neri, Acquaviva Collecroce (CB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nicola Maria Neri nacque il 28/10/1761. I suoi genitori Domenico e Maddalena Russo erano massari e dallo zio paterno Don Andrea Neri, sacerdote, ebbe i primi insegnamenti, Studiò le Belle-Lettere con il diacono Nicola Spadanuda, precettore anche dei fratelli Amodio e Vincenzo Ricciardi, poi avviato agli studi di filosofia dal sacerdote D. Attanasio Tozzi di Civitacampomarano, Recatosi a Napoli per gli studi di Medicina, che lo impegnarono per 12 anni, qui strinse amicizia con Vincenzo Cuoco suo conprovinciale, e con molti altri valenti uomini che rappresentavano allora a Napoli il partito del progresso della intelligenza umana, e dello sviluppo coraggioso e libero dell’amore di patria. Terminati gli studi di medicina rimase a Napoli, e scrisse un’opera medica, intitolata: Dilucidazioni sulla debolezza diretta ed indiretta. Scrisse altre opere, purtroppo andate disperse, ed alcune altre (per responsabilità di un tipografo fiorentino) furono stampate e vendute sotto altro nome. Aggregato al suo maestro Antonio Sementini, insegnò nella cattedra di medicina nella Regia Università di Napoli. A causa della morte di un suo fratello fu richiamato da' genitori, e controvoglia tornò ad Acquaviva verso il 1795, prestando la sua opera medica tra Campobasso, Foggia, Lucerà. Il 4 giugno 1795 sposò Rosa de Rubertis, ma il 16 giugno dello stesso anno fu arrestato come Giacobino insieme al Duca di Canzano, Marcello Pepe, Costantino Lemaitre, Vincenzo Ricciardi ed altri. Condotto nelle prigioni di Lucera, dove rimase un anno, fu poi tradotto nella Vicaria, dove fu tenuto per altri tre anni. Alleviò le pene della prigionia occupandosi a scrivere un'opera di filosofia. Dopo la liberazione da parte dei francesi fu nominato Commissario Organizzatore nel Dipartimento del Sangro della Repubblica Partenopea, esercitando la sua carica a Campobasso dove seppe che gli insorti, con in testa Pronio, volevano penetrare in Vasto-Aimone. Subito vi si recò con buon numero di patrioti, e difese strenuamente quella piazza finché i tumulti interni, ed il tradimento delta città, lo costrinsero ad abbandonarla. Ritornato a Campobasso seppe che un'accusa era stata avanzata contro di lui per l’abbandono della piazza del Vasto, ad istanza di Andrea Valiante di Jelsi suo rivale in carica. Caduta la Repubblica, Nicola Neri che si trovava a Napoli, dove era accoro per partecipare alle estreme difese, si rifugiò in un piroscafo francese pronto a salpare. Scipione Lamarra, devoto alla Regina, che voleva il Neri tra le sue vittime, perché egli col nome di nuova Messalina l’aveva oltraggiata in un pubblico proclama, lo scoprì e lo arrestò. Subi il patibolo il 3 dicembre 1799, senza alcun procedimento, presso Piazza Mercatello (Piazza Dante)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080116
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI centrale - NEL SECONDO CENTENARIO DELLA MORTE/ IL PAESE NATALE AL SUO FIGLIO/ NICOLA NERI/ (ACQUAVIVA C.C. 28.10.1761 NAPOLI 3.XII.1799)/ MARTIRE PER LA LIBERTA’/ DELLA REPUBBLICA PARTENOPEA/ ACQUAVIVA COLLECROCE/ KRUC 3.XII.1999 - a incisione - croata
-
DOCUMENTAZIONE GRAFICA
planimetria catastale (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0