Dio Padre

dipinto, post 1645 - ante 1650

Dipinto su tela di forma quadrata inserito nella cornice del fastigio del dossale ligneo. Vi è raffigurato il Dio Padre in atto di benedire con la mano destra, mentre la sinistra è poggiata sul globo

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Santuario Santi Cosma e Damiano
  • INDIRIZZO Via San Cosmo, Isernia (IS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Posizionato su una collinetta isolata dal resto di Isernia dal vallone in cui scorre il fiume Carpino, il santuario dei Santi Cosma e Damiano è l’edificio isernino che meglio conserva i tratti architettonici e artistici acquisiti nel tempo. Non trovando riscontro nelle fonti le notizie riportate dal Ciarlanti rispetto ad una sua fondazione risalente al 1130 sui resti di un tempio pagano, i dati storici pongono la nascita della chiesa nell’anno 1523 per volontà del vescovo Cristoforo Numai. I lavori si protrassero per circa un secolo e si chiusero con la realizzazione del soffitto ligneo a cassonetti nel 1659. L’edificio all’esterno appare come un corpo unico, anticipato da un porticato e caratterizzato da un’abside che assume quasi la forma di una torretta con l’alta lanterna che la rende visibile e riconoscibile a distanza. All’interno la chiesa si presenta ad aula unica, con l’unica sporgenza laterale costituita dalla Cappella di San Michele costruita successivamente. I dossali lignei che ornano gli altari posti ai lati dell’arco di trionfo appartengono alla fase di interventi nella chiesa che prevedono la realizzazione di arredi lignei, quali il dossale dell’altare centrale, (1639) e il soffitto a cassettoni (1659). Da un documento di archivio risulta che nel 1645 all’intagliatore Francesco Bonissimo, già esecutore del dossale centrale, viene commissionata la realizzazione dei capoaltari per i due altari dedicati al Crocifisso e a S. Anna. Nel 1646 al doratore napoletano Onofrio Selano ne viene affidata la doratura a foglia d’oro. Il dipinto con Dio Padre benedicente che occupava il centro della cimasa dell’altare di sinistra è stato oggetto di furto nel febbraio 2006. L’opera mostra, dalle immagini fotografiche, un linguaggio figurativo coerente con l’ambito napoletano di XVII secolo e con la datazione di esecuzione dei dossali lignei
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400041371
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2020
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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