Storie della genesi

dipinto, 1587 - 1587

Ciclo di affreschi. La volta, dipinta a cassettoni ornati da grottesche e profilati da cornici decorate da ovuli, dentelli e motivi vegetali - illusionisticamente aggettanti - ha, al centro, un riquadro in cui è rappresentato il Dio Padre, affiancato da angioletti, e da quattro ovali in cui sono visibili episodi della Genesi: la Creazione di Eva, la Tentazione e caduta di Adamo e Eva, la Cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre, le Offerte di Caino ed Abele. Tra i vari riquadri, decorazioni spiraliformi ed a festoni sono composti da fiori e frutta. Su tre dei peducci di impostazione della volta sono visibili decorazioni frammentarie con Profeti e Sibille, sul quarto, all'interno di una decorazione a candelabre rinascimentali, è leggibile la data, 1587. Sotto le cadute di colore sono presenti le sinopie di una probabile precedente decorazione

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • LOCALIZZAZIONE Guglionesi (CB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ciclo di affreschi dell'antica Sala Capitolare, nonostante il restauro del 1978, ci appare oggi in uno stato di conservazione mediocre, a causa delle infiltrazioni di umidità che hanno provocato fluorescenze e sbiadimenti del colore. La volta, dipinta illusionisticamente a cassettoni irregolari, è decorata da motivi particolarmente in uso nel corso del sec. XVI, sicuramente memori delle grandi decorazioni di alcuni edifici romani coevi (tra questi ricordiamo i cicli di Castel Sant'Angelo e di Palazzo Spada). Le figure rappresentate nei riquadri con le storie della Genesi sono eseguite con vivacità, anche se risultano evidenti alcune incongruenze proporzionali e spaziali. Particolare attenzione è stata invece usata nella descrizione del repertorio ornamentale e dei paesaggi. Questi ultimi sono sempre strettamente connessi con l'atmosfera dell'episodio rappresentato. Quasi naïf è la descrizione dei paesaggi sullo sfondo delle scene: nella Tentazione i campi sono geometricamente divisi da graziose siepi, nella Cacciata i cespugli sono descritti con cura, come le montagne e la città in lontananza. La creazione di Eva riecheggia sicuramente decorazioni di soggetto analogo, tra le quali quella dipinta da Perin del Vaga nella Cappella del Crocifisso in S. Marcello al Corso. A conferma che l'artista proviene dall'ambiente manierista romano gravitante nell'orbita di Daniele da Volterra e Perin del Vaga è l'uso di eleganti cromatismi che privilegiano le gamme fredde, tendenti in alcuni casi ad effetti di cangiantismo. Il Rocchia (ROCCHIA, 1890, p. 128) cita, per questo ciclo di affreschi, un artista romano rifugiatosi casualmente a Guglionesi, confermando la nostra ipotesi di provenienza. L'artista rimane, comunque, ignoto anche se è possibile avvicinarlo ad alcuni aiuti di Pierino, Luzio Romano (già deceduto nel 1587) e Domenico Zaga. Ricordiamo l'esistenza di alcune affinità stilistiche con il ciclo pittorico di Gambatesa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400017341-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza archeologica e per i beni ambientali architettonici artistici e storici del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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