Madonna con Bambino e San Nicandro, San Marciano, San francesco d'Assisi
pala d'altare,
1590/ 1610
Hendricksz Dirk Detto Teodoro D'errico (attribuito)
1543 ca./ 1618
Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Nicandro; San Marciano; San Francesco d'Assisi. Attributi: (San Nicandro) palma del martirio. Attributi: (San Marciano) palma del martirio. Attributi: (San Francesco d'Assisi) stigmate. Abbigliamento religioso: (San Francesco d'Assisi) saio
- OGGETTO pala d'altare
-
ATTRIBUZIONI
Hendricksz Dirk Detto Teodoro D'errico (attribuito): pittore
- LOCALIZZAZIONE Venafro (IS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il notevole dipinto si può ragionevolmente ritenere opera di Teodoro d'Errico, il pittore fiammingo documentato a Napoli dal 1574, nel quale si combinano in modo originalissimo maniera italiana e verità naturalistica nordica. Ricorrono infatti in quest'opera i suoi manierismi tipici, le figure allungate, le mani bellissime e affusolate, i panneggi sfaldati dai bordi ondulati, la materia pittorica fusa e tenera, la sofisticata eleganza dell'insieme. La Madonna, florida e longilinea, con gli occhi leggermente sporgenti come altre Vergini del pittore fiammingo è resa in pasta tenera e sfumata con finezze eccezionali nel colorito roseo, nei biondi capelli sciolti e nel leggero velo trasparente che vi si poggia delicatamente. L'attribuzione del dipinto a Teodoro d'Errico (suggerimento orale di Giovanni Previtali) è confermata dagli stringenti confronti con altre opere del maestro nella tipologia delle figure, nella posizione delle gambe quasi in equilibrio instabile con appoggio sulla posteriore e torsione in avanti del busto (vedi il Santo a destra e la figura a destra nel riquadro del soffitto di San Gregorio Magno col Martirio del santo e nello stesso riquadro il grande angelo, o figura dell'armigero a sinistra nella Decollazione del Battista in S. Maria di Donna Romita), nelle somiglianze fisioniomiche ad esempio tra i due santi martiri della nostra tavola e la figura di Cristo nell'Incoronazione della Vergine sempre in San Gregorio Armeno o nella Resurrezione in San Domenico Maggiore in cui ricorrono anche le pose manierate e quasi affettate degli astanti. In quanto poi al gruppo superiore degli angeli intorno alla Vergine il confronto più convincente è con la pala della chiesa dell'Assunta in Santa Maria a Vico in cui si ripetono atteggiamenti, gesti, colori e panneggi. Dal quadro di Vico può essere derivato anche l'angelo dell'Annunciazione in Santa Maria della Sapienza attribuita a Francesco Curia, così simile all'angelo a destra della Vergine nel nostro dipinto. Nel gruppo in basso è inusuale la figura di San Francesco, (forse omaggio ai cappuccini del convento) la cui forte inclinazione e la spazialità del gesto sono chiare riprese dal Barocci ( vedi la figura di San Domenico nel dipinto raffigurante la Madonna del Rosario nella chiesa di San Rocco a Senigallia). In tutta la tavola sono da rilevare l'alto livello qualitativo e i bellissimi accrodi di colori pastello azzurro, giallo chiaro, viola malva e rosa, specie nella zona superiore
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400001923
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza archeologica e per i beni ambientali architettonici artistici e storici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 1973
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0