lapide commemorativa ai caduti, post 1917 - ante 1925
Ciglia Luigi (notizie Abruzzo Anni 80 Sec.xix / Primo Quarto Sec.xx)
notizie Abruzzo anni 80 sec.XIX / primo quarto sec.XX

Lapide marmorea rettangolare caratterizzata, a sinistra, da una decorazione ad incisione. Vi è raffigurata una vittoria alata che regge, in entrambe le mani, rami di olivo. Il braccio sinistro e l'ala corrispondente sono sollevati, quasi a incoronare i sottostanti nominativi dei caduti. In basso a sinistra, inoltre, si intravede l'incisione "L. CIGLIA", riferibile, con ogni probabilità, all'esecutore dell'opera

  • OGGETTO lapide commemorativa ai caduti
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • AMBITO CULTURALE Ambito Abruzzese
  • ATTRIBUZIONI Ciglia Luigi (notizie Abruzzo Anni 80 Sec.xix / Primo Quarto Sec.xx)
  • LOCALIZZAZIONE Strada Provinciale per Pescara - San Silvestro
  • INDIRIZZO Strada Provinciale Pescara-San Silvestro 98, Pescara (PE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide riporta, in basso a sinistra, la firma di “L. Ciglia” riferibile al laboratorio di lavorazione marmi fondato nel 1885 da Luigi Ciglia. La maggior parte delle notizie su questa ditta, sono state fornite da un discendente, il prof. Restituto Ciglia, oggi novantenne, autentica memoria storica della città di Pescara. Luigi era fratello di Restituto Ciglia (nonno del nostro professore), giunto a Pescara dal Piemonte per impiantarvi una fabbrica di gassosa. Dato il successo economico del fratello, Luigi decise di raggiungerlo, dopo aver frequentato, a Barcellona, un corso di specializzazione in scultura e lavorazione marmi, per investire le sue conoscenze. L'epoca dovrebbe corrispondere al 1882, anno in cui nacque il padre del professor Ciglia, Cetteo. Il laboratorio di lavorazione marmi fu impiantato nel 1885, come si legge sulla carta intestata rinvenuta nell’Archivio Storico del comune di Collecorvino, presso l’attuale piazza intitolata ad Emilio Alessandrini. Tale carta intestata, era stampata proprio da Cetteo, profondo conoscitore dell’arte litografica, avendo lavorato prima nella bottega dei Cascella, a Pescara, e poi a Milano, presso l’editore Nicola Moneta. Stando alle notizie fornite dal prof. Ciglia, Luigi morì intorno al 1921 dopo la tragica scomparsa dei due figli maggiori. Sarà poi il giovane figlio Restituto, appena diciottenne, a rilevare l’azienda e a portarla avanti fino alla pensione. Purtroppo, la presenza della firma sulla lapide, non può costituire un termine certo per la datazione della stessa ad un'epoca precedente la morte del fondatore. Infatti, non sono note, al momento, le opere confezionate dal laboratorio risalenti a dopo la metà degli anni Venti e, quindi, imputabili ad altri artisti operanti nella ditta. Si segnala, infine, che sotto la lapide è stato inserito l'elenco dei caduti durante il secondo conflitto mondiale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300283008
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell'Abruzzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI al centro / lato destro - LA GRANDEZZA DELLA PATRIA / È FIAMMA ETERNA / DI NOSTRA VITA ETERNA / CITTADINO ALIMENTA IL SACRO DOVERE / MCMXV - MCMXVIII / DI CESARE FELICE / DI GIOVANNI GIUSEPPE / DI MICHELE CARLO / GASPARI VERINO / LANARO NICOLA / MALINO ALFREDO / PICCIANO CARMINE / CIAMPOLI UMBERTO / FAIETA ATTILIO / FAIETA GIUSTINO / LANARO LUIGI / DI MICHELE PASQUALE / DI GIOVANNI PASQUALE / DI GIOVANNI LUIGI - a incisione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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