Trittico di San Maurizio. Madonna con il Bambino e San Maurizio, San Giovanni Evangelista, San Pietro
Il trittico propone nella tavola centrale, elemento d'insieme dominante, il gruppo della Madonna in trono con il Bambino benedicente seduto sul suo ginocchio destro. In basso, sulla sinistra della Vergine, compare di profilo San Maurizio, genuflesso e a mani giunte, in segno di devozione. Nella Tavola laterale destra campeggia la figura slanciata di San Pietro, in abito apostolico, con le chiavi del Regno dei Cieli, ricevute in consegna da Gesù, il libro ed il bastone, simbolo del primato pietrino. Nella Tavola laterale sinistra, l'Evangelista Giovanni, avvolto da una sontuosa tunica rossa, tiene nella mano destra la penna con cui scrive il suo Vangelo e l'Apocalisse, mentre con la sinistra sorregge il calice con i serpenti, simbolo della lotta contro il male
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Maestro Di Caramanico (attribuito): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale d'Abruzzo
- LOCALIZZAZIONE Forte Spagnolo
- INDIRIZZO Via Ottavio Colecchi, L'Aquila (AQ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera viene attribuita da Roberto Cannatà al Maestro di Caramanico (Cannatà R., Francesco da Montereale e la pittura a L'Aquila, in "Storia dell'arte", 41, 1981, pp. 58-59, n. 30), un ignoto pittore attivo in Abruzzo, di cultura marchigiana di stampo alemanno - crivellesco, con consistenti influssi toscani. Il trittico con la Madonna in trono e San Maurizio orante ed i santi Pietro e Giovanni Evangelista, proveniente dalla chiesa di San Maurizio di Caramanico (PE), ha fornito il termine di confronto per l'assegnazione di una nutrita serie di altre produzioni presenti a Scanno, tra l'altro con un affresco datato 1478, a Bugnara (AQ) nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Sulmona (AQ) con i più tardi affreschi della lunetta della chiesa di San Francesco della Scarpa nonché a Popoli (PE), a Sant'Eufemia a Maiella ed a Castel di Sangro. A tal riguardo, va peraltro precisata l'individuazione da parte del De Nino, di un artista abruzzese con influssi marchigiani presente a Castel di Sangro, Scanno Sulmona e Prezza, il cui profilo fu pubblicato dalla Gabrielli (Gabrielli M. R., inventario degli oggetti d'arte d'italia IV, Provincia di Aquila, Roma 1934, p. 220). Il Petraroia ravvisa nell'affresco di Scanno, importante punto di riferimento per il fatto di essere datato 1478, influssi del sanseverinese Lorenzo d'Alessandro, del toscano Domenico Rosselli e di Antoniazzo Romano. Il trittico di San Maurizio rivela inoltre notevoli analogie stilistiche con il San Michele Arcangelo, proveniente dalla Chiesa di Sant'Antonio di Città Sant'Angelo (PE), conservato a L'Aquila, presso il Museo Nazionale d'Abruzzo, opera che, a giudizio del Cannatà, è da attribuirsi anch'essa al Maestro di Caramanico: si riscontrano infatti analogie nelle espressioni dei volti, dalle bocche leggermente contratte e nei rapporti proporzionali delle figure slanciate dei Santi Pietro e Giovanni (Trittico di San Maurizio) con il San Michele Arcangelo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300282640OA-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- DATA DI COMPILAZIONE 2013
- ISCRIZIONI nel cartiglio in basso a destra del pannello centrale - S. MAVRITIVS - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0