SAN ROCCO E PELLEGRINI
SERIE DI DIECI PANNELLI VOTIVI AFFRESCATI RAFFIGURANTI SINGOLE FIGURE DI PELLEGRINI (SOLO NEL SECONDO PANNELLO A SINISTRA SONO DUE PERSONAGGI CONTRAPPOSTI RAFFIGURATI APPENA DI PROFILO) ISOLATE IN POSIZIONE FRONTALE SU UN FONDO OMOGENEO VARIAMENTE ARABESCATO; TUTTI I PERSONAGGI SCOSTANO LEVESTI ED INDICANO CON LA MANO LE PIAGHE SULLE GAMBE. SULLA PARETE DI FONDONEL PRIMO PANNELLO A SINISTRA E' RAPPRESENTATO UN ANGELO, NELL'ULTIMO A DESTRA SAN ROCCO CON IL CANE ACCOVACCIATO AI SUOI PIEDI. CIASCUN PANNELLO E' RIQUADRATO DA FASCE DI COLORE SCURO E ALCUNI DA UN'ALTRA FASCIA DECORATA A MIOTIVI GEOMETRICI. I FONDALI SONO CAMPITI IN DIVERSE TONALITA'DI ROSSO. LE VESTI DEI PERSONAGGI SONO PER LO PIU' NEI TONI SCURI DEL VIOLACEO, DEL VERDE BOTTIGLIA, DEL BRUNO CON L'ECCEZIONE DEI MANTELLI DI SAN ROCCO E DEL PERSONAGGIO RAFFIGURATO IN ALTO SULLA PARETE DI FONDO, DIPINTI IN TONALITA' PIU' CHIARE
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centrale
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ATTRIBUZIONI
Cesura Pompeo (attribuito): pittore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Gatti Saturnino
- LOCALIZZAZIONE Barisciano (AQ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE IL DE NINO (1904) AFFERMA CHE GLI AFFRESCHI SAREBBERO RIFERIBILI A SATURNINO GATTI O A POMPEO CESURA. L'ATTRIBUZIONE AL CESURA, FORMATOSI ALLA SCUOLA DI RAFFAELLO E DI CUI E' DOCUMENTATA L'ATTIVITA' A L'AQUILA DOVE MORI' NEL 1571, NON SEMBRA ASSOLUTAMENTE ATTENDIBILE PER IL DIVARIO STILISTICO TRA QUESTE PITTURE E LE OPERE NOTE DEL CESURA O DI ALTRI PITTORI OPERANTI NELLA SECONDA META' DEL SECOLO XVI, PUR TENENDO NEL DEBITO CONTO L'IPOTESI DI UN CERTO RITARDO NELLA PENETRAZIONE DI MODULI STILISTICI IN UNA ZONA POVERA E ISOLATA QUALE E' BARISCIANO E SOPRATTUTTO IL CARATTERE CHIARAMENTE DEVOZIONALE E DIDASCALICO DEI DIPINTI IN ESAME. ANCHE L'ATTRIBUZIONE A SATURNINO GATTI (N. 1463, M. 1521) CADREBBE AUTOMATICAMENTE SE E' ESATTA L'IPOTESI DEL GIANNANGELI, SECONDO IL QUALE LA CHIESA DI S. ROCCO, ADDOSSATA ALLE MURA DEL CASTELLO DI BARISCIANO, SAREBBE STATA EDIFICATA IN MEMORIA DELLA PESTE DEL 1526 E RESTAURATA NEL 1661. L'ANALISI STILISTICA DEI DIPINTI INDUCE TUTTAVIA A COLLOCARE QUESTO CICLO NELL'AMBITO DELLA CULTURA FIGURATIVA DEI PRIMI DECENNI DEL SECOLO XVI NELL'AQUILANO, ANCORA FORTEMENTE INFLUENZATA DAI MODI DI SATURNINO GATTI, SI CONFRONTINO AD ESEMPIO LE FIGURE DEI PELLEGRINI NELLE PARETI DI FONDO E DI DESTRA CON L'AFFRESCO PROVENIENTE DALLA CHIESA DI S. MARIA DI CASCINA DI L'AQUILA, ORA AL MUSEO NAZIONALE, CON LE FIGURE DEI SANTI GERVASO, CATERINA D'ALESSANDRIA E PROTASO, ATTRIBUITO A BERNARDINO DI COLADEL MERLO DA CIVITA DI PENNE DATABILE TRA LA FINE DEL XV E L'INIZIO DEL XVI SECOLO. (SEGUE IN OSS)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300215895
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- ISCRIZIONI PARETE DI FONDO, PRIMO PANNELLO A SINISTRA - - - - - RA SATISFARE MARCO LODOLONNO - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0