Madonna delle Fornaci. Madonna con Bambino in trono
scultura
1150 - 1199
Non rilevato
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
pietra/ scultura
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MISURE
Altezza: 125
Larghezza: 57
- AMBITO CULTURALE Ambito Abruzzese
- LOCALIZZAZIONE Sulmona (AQ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Sull'opera esiste una cospicua bibliografia. Se ne occuparono il Celidonio, che la datò al X secolo, il Balzano, il Piccirilli, che l'assegnò al secolo XI, il Bertaux che la ritenne imitazione di una scultura del secolo XIII facente parte di un trittico d'altare, una volta nella Collegiata di Alba Fucens e oggi a Roma, a Palazzo Venezia. Giustamente il Gavini, seguito dal Toesca, attribuiva l'opera ad un artista casauriese, attivo nella seconda metà del secolo XII, al tempo dell'abate Leonate, cui si deve la ristrutturazione e la decorazione di S. Clemente a Casauria. Un parallelo stilistico immediato è infatti riscontrabile col rilievo della Madonna col Bambino nella lunetta del portale destro di S. Clemente oltre che con la scultura oggi collocata in una nicchia della Cattedrale di S. Pelino a Corfinio. I tre rilievi sono esempi notevoli di scultura romanica, ancora legata a moduli stilistici bizantini, per la positura rigorosamente frontale, il panneggio stilizzato, la rigidità espressiva dei volti, la minuzia delle decorazioni e le tracce di una policromia brillante, quasi smaltata. La denominazione "delle Fornaci" data dalla tradizione popolare alla scultura di S. Panfilo deriverebbe dalla sua provenienza dal borgo Pinciaro dove anticamente esistevano fornaci per la fabbricazione di tegole (cosiddetti "pinci") e un tempio dedicato alla Vergine
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300036492
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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