paliotto - ambito Italia centrale (primo quarto sec. XVII)
E1 formato da quattro teli cuciti i insieme. Le giunture dei teli sono, guarnite da coppie di galloni del XVII secolo eseguiti in oro filato i e lamellare che danno origine ad un , motivo a spina. Al centro è uno sterri-ma nobiliare. Il tessuto del paliottio è fissato a cucito sulla fodera in tela di lino indaco composta da 6 pezzi cuciti insieme. Quest'ultima è ancorata al telaio ligneo con chiodi] disposti lungo la testata del telaio a 6 cm di distanza. Modulo decorativo: Teorie orizzontali sfalsate costituite da due motivi vegetali disposti ad "S" orientati alternativamente verso destra e verso sinistra. Costruzione interna del tessuto: Fondo gros prodotto da ordito in seta viola (1 capo, l.t.S, 52/cm) e da trame in seta dello stesso colore (più capi, l.t.S, 16/cm). Il decoro è costituito da trame broccate eseguite in oro filato su anima di seta gialla (2 capi, 14/ci Cimosa: armatura gros costituita da 13 orditi in seta gialla ed una cordellina finale in lino ecrù
- OGGETTO paliotto
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MATERIA E TECNICA
filo d'oro/ trama broccata
seta/ gros de Tours/ broccatura
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
- LOCALIZZAZIONE L'Aquila (AQ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE II motivo decorativo è impostato sulla continua ripetizione di motivi a "S" derivato dalla tipologia disegnativa a "mazze". Quest'ultima, nata intorno al 1580 si è sviluppata in numerose varianti durante la prima metà del XVII secolo. Questo genere di stoffe veniva utilizzato nell'abbigliamento sia civile che ecclesiastico, e realizzato prevalentemente in velluto e damasco e broccato, tecniche queste particolarmente adatte a far risaltare il contrastro tra il fondo e la decorazione. Confronti con esemplari simili ci inducono a datare l'esemplare al primo quarto del XVII secolo (AA.VV., 1981, pp. 128-130). Nella produzione dei tessuti con disegni simili, conservati nella chiese dell'Aquila, è frequente l'uso della tecnica in gros o teletta broccata con filati metallici
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300033367
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
- ISCRIZIONI Stemma della nobile famiglia aquilana de Nardis, costituito dallo scudo con croce di Malta. Il campo dello scudo è suddiviso al centro con una striscia orizzontale in gros di seta celeste, decorata con tre stelle a ricamo in argento filato. Nel campo inferiore è una porzione d'acqua eseguita in teletta d'argento ricamata in seta celeste e avorio, dalla quale fuoriesce un pesce con il capo rivolto nel campo superiore avorio, verso un quarto di sole raggiato eseguito a ricamo in seta gialla. Sull'altare che originariamente ospitava il paliotto in oggetto è dipinta, con pigmento rosso, una croce di Malta con la data 1647 -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0