martirio di San Bartolomeo

dipinto, 1650 - 1699

San Bartolomeo occupa quasi interamente la parte centrale della tela; intorno a lui si accaniscono i carnefici che strappano al santo brandelli di pelle. Dietro la scena si intravede il cielo nuvoloso

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Preti Mattia (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale d'Abruzzo
  • LOCALIZZAZIONE Forte Spagnolo
  • INDIRIZZO via Castello, L'Aquila (AQ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le tela venne pubblicata dal Serra (1912) che vi riconobbe l'opera di Mattia Preti, il grande maestro calabrese attivo in Italia e all'estero per tutta la seconda metà del XVII secolo. Sempre nella stessa collezione era conservata la tela con Giobbe nel letamaio (cfr. scheda). L'opera fu eseguita dal Preti in una fase matura della sua attvità e sono bene riconoscibili alcune caratteristiche peculiari: il denso chiaroscuro, di derivazione napoletana, unito ad un sapiente uso del colore appreso in ambiente vento. L'intenso naturalismo anch'esso un influsso napletano, è riscontrabile non solo nei particolari macabri ma anche nella caratterizzazione eccessiva dei personaggi, che pure possiedono un'imponenza quasi statuaria. (Sul Preti, cfr. Civilta del Seicento a Napoli, Napoli, pp. 370 - 382)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300027124
  • NUMERO D'INVENTARIO 38
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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