Cristo confortato dagli angeli nell'orto di Getsemani
dipinto
post 1676 - ante 1725
Le Brun Charles (1619/ 1690)
1619/ 1690
Dipinto con lati superiore e inferiore a sagoma centinata
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio/ applicazione su tavola
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
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ATTRIBUZIONI
Le Brun Charles (1619/ 1690): inventore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Monastero dei Santi Bonaventura e Andrea (ex)
- LOCALIZZAZIONE Auditorium Vittorio Taborra, già Chiesa dei Santi Andrea e Bonaventura
- INDIRIZZO Viale Alfonso e Giovanni Agosti, 2, Bagnoregio (VT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Su ciascuna parete della navata della chiesa dei Santi Andrea e Bonaventura sono presenti quattro mostre di porta in stucco cimate da una cornice circolare dorata; le cornici contengono dipinti il cui tema iconografico riguarda visioni mistiche o estasi di santi. Le tele delle due mostre della prima campata risultano assenti. I dipinti sono databili in un arco temporale compreso tra l'ultimo quarto del XVII secolo e il primo quarto del XVIII secolo e sarebbero quindi antecedenti alla ricostruzione settecentesca della chiesa, fatto che giustificherebbe la forma del supporto che lateralmente non si adegua al campo circolare ricompreso nelle cornici; potrebbe trattarsi di un caso di riutilizzo di opere già esistenti prima del terremoto del 1695, che danneggiò numerosi edifici di Bagnoregio e in seguito al quale la chiesa dei Santi Andrea e Bonaventura fu ricostruita e ampliata (i lavori furono ultimati nel 1734 circa). Il dipinto, il cui soggetto rappresenta il momento in cui Cristo sofferente nell'orto di Getsemani viene confortato dagli angeli che recano il calice e il pane, alludenti al suo sacrificio per la salvezza dell'umanità, riprende chiaramente il "Cristo nell'orto degli ulivi" eseguito da Charles Le Brun intorno al 1659 per la marchesa du Plessis-Bellière, Suzanne de Bruc, opera che ebbe molto successo all'epoca e di cui sono note numerose copie e versioni, una delle quali è attualmente conservata al Museo del Louvre a Parigi (numero di inventario INV 20898). La fortuna iconografica del dipinto è testimoniata anche dalla presenza di incisioni che lo riproducono, come quella del 1661 incisa da Gilles Rousselet dove il soggetto è in controparte, così come in controparte è l'immagine della tela di Bagnoregio e che dimostra quindi come l'autore sia sia fornito di una stampa come modello
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201414431
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l'Etruria meridionale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l'Etruria meridionale
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0