portale - ambito Italia centrale (XVI)

portale 1585 - 1585

portale con iscrizione sull'architrave

  • OGGETTO portale
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scalpellatura/ incisione
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
  • LOCALIZZAZIONE Rieti (RI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nei pressi della città di Rieti, sulla collina conosciuta come Colle San Mauro, fin dal medioevo le fonti attestano l’esistenza di una chiesa rurale e di un eremo sorti sul luogo dove secondo la tradizione fu martirizzato, alla fine del II secolo d.C., San Marone, primo apostolo del Piceno e patrono di Civitanova Marche (cfr. schede OA 1201412926; 1201412927). Nel 1578 i Cappuccini si trasferirono sulla collina reatina, meta per secoli di pellegrinaggi. La primitiva chiesa venne ricostruita dalle fondamenta e inglobata nel nuovo convento, austero e sobrio in ossequio ai dettami dell’Ordine, citato nell’Historia Ordinis fratrum minorum cappuccinorum (1594) da Bernardino da Colpetrazzo come secondo sito della riforma cappuccina della provincia di Roma. L’edificio di culto, consacrato il 23 novembre 1586 dal vescovo Giulio Cesare Segni, mantenne il titolo antico di San Marone a cui si aggiunse quello di San Bonaventura, come documenta sia l’iscrizione sull’architrave del portale della chiesa sia quella murata su una delle pareti del coro (OA 1201412973), un tempo collocata all’esterno dell’edificio di culto. Il Capitolo della Cattedrale di Rieti concesse ai frati anche i terreni adiacenti, oggetto nel tempo di un vero e proprio sfruttamento agrario del fertile colle “che la vicinanza alla città, la felice esposizione e l’abbondanza di acque rendevano particolarmente appetibile per i possidenti della buona borghesia e dell’aristocrazia locale” (Tozzi 2020, p. 541). Alcune tra le più importanti famiglie reatine, tra cui i Potenziani, condivisero con i Cappuccini la proprietà dei terreni. Il rapporto tra il potente casato e i Frati Minori fu un rapporto duraturo e privilegiato, lo rivela, tra le altre cose, la cappella funeraria della famiglia Potenziani fatta costruire nei pressi del complesso di Colle San Mauro tra la fine del XIX e l’inizio del secolo successivo (Rosati 2022, pp. 175-196). Luogo di noviziato fino alla soppressione ottocentesca degli ordini e delle corporazioni religiose, nel 1872 il principe Giovanni Potenziani acquistò il convento consentendo ai frati di rimanervi in comodato d’uso. Il 9 novembre 1963 il Principe Ludovico Spada Potenziani Veralli, principe di Castel Viscardo e figlio del senatore Giovanni, donò il complesso alla Provincia Romana dei Frati Minori Cappuccini (v. schede OA 1201413031; 1201412944),. Dopo il restauro degli anni Settanta del secolo scorso, il complesso è stato oggetto di vari interventi migliorativi pertinenti soprattutto l’area abitativa; cfr. I. Tozzi, I Cappuccini a Rieti. Il convento di Colle San Mauro, in “Città di Vita”, 5, anno LXV, 2020, pp. 536-546; L. Rosati, Pietro Mengarini e il ciclo pittorico inedito della cappella gentilizia della famiglia Potenziani a Colle S. Mauro in Rieti, in "Annali dell'Associazione storica per la Sabina", a cura dell'Archivio di Stato di Rieti, n. 13, Rieti 2022, pp. 175-196; R. Cordovani, Rieti e i Cappuccini, Roma 2024, p. 2; I. Tozzi, I Cappuccini a Rieti. La chiesa ed il convento di Colle San Mauro, non ancora edito
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201412923
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l'area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l'area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti
  • ISCRIZIONI sulla trabeazione - DIVO MARONI MART. ET. ST. ET BONA / VENTURÆ EPIS. CARD. MDLXXXV - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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