le lettere I e C incrociate di colore blu su fondo bianco iscritto "Ina Casa"
targa,
ca 1958 - ca 1960
targa identificativa
- OGGETTO targa
-
MISURE
Altezza: 36 cm
Larghezza: 28 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
- LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Piano INA Casa costituisce uno dei più interessanti interventi di edilizia residenziale a scala nazionale negli anni della ricostruzione post-bellica. Noto anche come Piano Fanfani, all’epoca ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, venne istituito con la legge n. 49 del 28 febbraio 1949 “Provvedimenti per incrementare l’occupazione operaia, agevolando la costruzione di case per i lavoratori” con durata settennale, successivamente prorogata fino al 1963 (Legge n. 1148 del 26 novembre 1955), e sistema misto di finanziamento. I costi di costruzione erano, infatti, a carico dello Stato, dei datori di lavoro e dei lavoratori dipendenti attraverso una trattenuta minima sul salario mensile. Presero parte ai progetti la maggior parte dei migliori architetti dell’epoca, tra cui Irenio Diotallevi, Mario Ridolfi, Michele Valori, Carlo Aymonino, Franco Albini, lo studio BBPR, Achille Castiglioni, Ignazio Gardella, Luigi Daneri, Figini e Pollini, Ettore Sottsass ed Enea Manfredini. Caratteristica del Piano era l’unità stilistica e l’omogeneità compositiva, che rendevano facilmente riconoscibili i complessi abitativi. Tra le condizioni del collaudo figurava la presenza in corrispondenza dei portoni di accesso alle scale, delle testate o dei punti focali degli edifici di una targa in ceramica policroma con l’iscrizione “INA Casa”, che alludesse al tema della casa come luogo felice. Furono realizzati più di cento tipi differenti per non meno di 40.000 targhe, alcune disegnata da celebri artisti come Alberto Burri, Duilio Cambellotti, Tommaso Cascella, Pietro De Laurentiis, Piero D’Orazio. L’affidamento della realizzazione di tali targhe avvenne tramite un concorso nazionale bandito nel giugno del 1952, forse su idea di Arnaldo Foschini, presidente della Gestione INA Casa, destinato alle ditte ceramiche che potevano valersi di due diversi formati dimensionali per ciascun tipo. Il primo bando del 1952 fu seguito da un nuovo concorso nel 1954. I soggetti rappresentati richiamano la tranquillità e la sicurezza della casa attraverso forme simboliche o elementi naturali. Finalità dell’Ente era, infatti, il raggiungimento delle più favorevoli condizioni ambientali e abitative sia all’interno dell’alloggio sia su scala di quartiere attraverso l’uso di soluzioni plano-volumetriche, l’uso del colore e l’inserimento di spazi verdi. In tale contesto le targhe dovevano creare senso di appartenenza per gli abitanti degli edifici. Nei complessi abitativi dei quartieri romani di Acilia, Ponte Mammolo, Tiburtino, Torre Spaccata e Tuscolano si trovano 275 formelle distinguibili in ventisette tipologie realizzate di varie dimensioni. Progettato da Plinio Marconi (Verona 1893 – Roma 1974), coordinatore di un gruppo di dieci progettisti, il quartiere INA-Casa di Torre Spaccata (Municipio VII), inaugurato nel 1961, prende il nome dall’omonima torre medievale, sorta su un sepolcro romano e oggi ridotta allo stato di rudere. I dieci gruppi di lavoro, per un totale di cinquanta progettisti, hanno realizzato tra il 1958 e il 1960 in settantaquattro edifici 2000 alloggi per 11.200 abitanti (Insolera I., "Roma moderna- da Napoleone I al XXI secolo", Piccola Biblioteca Einaudi, 2011, Torino). Il complesso abitativo è contraddistinto una varietà di costruzioni edilizie intervallate da torri con altezza massima di otto piani ed edfici in linea con spazi verdi. Caratterizzano le costruzioni l’uso della cortina di mattone, spesso trattata a formare superfici traforate, alternata a elementi strutturali lasciati a vista, che conferiscono all’insieme un carattere unitario. Sul lato dell’ingresso della palazzina si trova una targa con le lettere I e C incrociate di colore blu su fondo bianco con iscritto quattro volte "inacasa". A causa della mancanza di materiale archivistico non è stato possibile identificare né il disegnatore né la ditta incaricata della realizzazione di questa targa
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201392234
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 2024
- ISCRIZIONI ripetuta quattto volte sul fondo - InaCasa - stampatello - a rilievo -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0