Madonna del Rosario con i santi Domenico e Caterina da Siena
dipinto,
ca 1730 - ca 1730
formato rettangolare, cornice con fastigio floreale
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
- LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE “La grande pala d’altare si trovava in origine nella chiesa di S. Maria della Trasfigurazione all’interno dell’antico Ospizio Apostolico del San Michele a Porta Portese. Trasferita assieme a tutte le altre presenti in mostra nella nuova sede dell’Istituto a Tor Marancia rappresenta oggi uno dei pezzi più interessanti della collezione., è legato alla preghiera del Rosario. Il soggetto è legato alla devozione per Maria Vergine e alla preghiera del Rosario, due aspetti molto sentiti nella devozione popolare romana. Al centro la Madonna e il Bambino tengono insieme una rosa, simbolo di purezza e di assenza del peccato originale; sotto di loro San Domenico e Santa Caterina accolgono il fiore che la Vergine e il Bambino porgono dall’alto. Attorno alle figure come una cornice si snodano gli episodi del Rosario rituale che vanno letti partendo dalla scena dell’Annunciazione, in alto, e scendendo verso sinistra in senso antiorario: si riconoscono la Visitazione, la Nascita di Gesù, la Presentazione al Tempio, Gesù tra i Dottori, Gesù nell’orto degli Ulivi, la Flagellazione, la Corona di Spine, Gesù al Calvario, La Crocifissione, la Resurrezione, l’Ascensione, la Discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo, l’Assunzione di Maria in Cielo, l’Incoronazione della Vergine. Opera di un maestro del Settecento romano probabilmente attivo nella bottega di Marco Benefial, grazie al restauro la pala sta ritrovando i colori brillanti tipici del tardo barocco Romano”. Queste le indicazioni di Tommaso Strinati, curatore della collezione dell’IRSM, sulla pala in esame. Da segnalare la presenza delle stimmate sulle mani di santa Caterina da Siena - che le ricevette il 1° aprile 1375 - e il giglio, simbolo della purezza, posto al centro fra lei e il fondatore dell’ordine dei Predicatori cui ella apparteneva, san Domenico. Si notino i fiori che circondano i 15 misteri del Rosario (la cui festa venne istituita da S. Pio V in occasione della vittoria di Lepanto nella prima domenica d'ottobre del 1571): rose bianche e rosse e gelsomini, entrambi fiori mariani per eccellenza legati alla fioritura nel mese di maggio dedicato alla Vergine. Soprattutto le rose, da cui il termine “rosario”, riferite a Maria ‘rosa senza spine’, a ricordo della sua Immacolata Concezione (Per la simbologia delle rose e gelsomini M. Levi D’Ancona, The Garden of the Renaissance, Firenze 1977, rispettivamente alle pp. 330-355 e 193-196). La pala, restaurata nel 2020, presenta una cornice dorata intagliata terminante con un fastigio decorato con una coppia di gigli riferiti ai due santi domenicani. La tela è ricordata negli inventari della collezione del 1958/62 (n.359) e 1997 (119)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201389428
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0