Ritratto di Alexandra Keiller

dipinto,

Formato rettangolare

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Christian Meyer Ross (1843/1904): pittore
  • LOCALIZZAZIONE Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti Decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX
  • INDIRIZZO Via Boncompagni 18, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto è opera di Christian Meyer Ross, artista norvegese stabilitosi in Italia nel 1879. Dopo un viaggio di formazione che lo portò a Monaco e Parigi, si fermò a Roma dove diventò un riferimento per altri artisti scandinavi a Roma, non solo pittori (come lo scrittore Bjørnstjerne Bjørnson). Fu in contatto con la colonia di artisti scandinavi fondata da Kristian Zhartmann tra Sora e Civita d’Abruzzo che in estate diventava una scuola d’avanguardia. Durante gli studi Ross si era specializzato nella pittura storica seguendo uno stile realistico, ispirato alla pittura fiamminga. Ciò lo portò ad avere sempre una cura attenta dei dettagli soprattutto per quanto riguardava gli abiti e i tessuti. In questo modo diventò un popolare ritrattista delle classi abbienti, che usavano il ritratto per far mostra del loro status e della loro mondanità, soprattutto attraverso gli abiti. La sua abilità tecnica nella resa dei tessuti pregiati gli valse l’espressione norvegese “Ross-silke", la seta di Ross, che tuttavia poteva essere usata in forma denigratoria per la sua dedizione al genere ritrattistico, considerato minore rispetto ad altri. Il ritratto, non datato, molto probabilmente fu commissionato in occasione del matrimonio tra Alexandra e Carl de Bildt, il padre di Alice Blanceflor. La spilla di diamanti a luna crescente appuntata sul vestito di Alexandra può suggerire una datazione approssimativa e confermare il contesto in cui fu eseguito il dipinto. Tra gli anni Ottanta e Novanta dell'Ottocento, vari tipi di gioielli a falce di luna crescente con diamanti erano molto in voga, considerata la loro profusione in ritratti fotografici, articoli di cronaca mondana, pubblicità in riviste di moda (europee e americane), e i numerosi esemplari coevi venduti ancora oggi da antiquari. La falce poteva essere accompagnata anche da altri soggetti come fiori, iniziali o stelle. Questo tipo di spilla veniva chiamata “luna di miele” perché era diventata un tradizionale regalo di matrimonio per le spose, come simbolo di femminilità e di una nuova fase di vita. Alexandra quindi potrebbe essere ritratta come giovane sposa alla moda e il dipinto commissionato al suo arrivo a Roma
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201385647
  • ENTE SCHEDATORE Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti Decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI in basso a destra - CMRoss - Christian Meyer Ross - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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